circolare del ministero
In carcere non serve il green pass, ecco le nuove regole speciali
Una circolare per illustrare l’obbligo di possedere ed esibire il green pass sui luoghi di lavoro dell’Amministrazione penitenziaria. È quella emanata dal capo del Dap Bernardo Petralia, in attuazione delle norme previste nel decreto-legge approvato dal Governo, inviata ai provveditori regionali, ai direttori degli istituti penitenziari, al direttore della Scuola superiore dell’esecuzione penale, ai direttori delle Scuole di formazione e degli istituti di istruzione nonché a tutti gli uffici del Dipartimento perché le diffondano a tutto il personale dell’Amministrazione e non solo.
Il possesso del green pass - si legge su Giustizianewsonline, il notiziario web del ministero - non sarà richiesto soltanto agli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria o al personale dirigenziale o amministrativo delle Funzioni centrali, ma riguarderà tutti coloro che svolgono attività lavorativa o formativa o di volontariato nelle strutture penitenziarie: ad esempio, le autorità politiche o religiose, i fornitori, le ditte di pulizia, i volontari.
«L’unica categoria di soggetti esclusa dall’obbligo di esibire il green pass - si sottolinea nella circolare - è quella degli utenti, ovvero coloro i quali si recano in un ufficio pubblico per l’erogazione del servizio che l’Amministrazione è tenuta a fornire»: quindi, non dovranno mostrare la certificazione verde i familiari dei detenuti o degli arrestati che entrano in carcere (per i colloqui dovranno essere rispettate le prescrizioni fornite dall’autorità sanitaria presente all’interno di ogni istituto), i difensori che accedono per mandato professionale e anche tutti quei soggetti - consulenti, periti, testimoni e parti del processo - che devono presenziare ad attività giudiziarie che si svolgono negli istituti penitenziari.
L’obbligo del green pass, infine, non si applica al personale che usufruisce delle caserme, poiché gli alloggi di servizio non sono luoghi di lavoro, ma la certificazione sarà richiesta «per lo svolgimento dell’attività lavorativa».