DiMartedì, Barbara Gallavotti spiega l'invasione dei cinghiali: "Pericolo malattie gravi!"
“I cinghiali in città? Banchettano, adorano il cibo per gatti e sono in sovrappeso. Le volpi invece…”. Barbara Gallavotti, biologa e ospite fissa del programma “DiMartedì” su La7, spiega come e perché le specie selvatiche stanno invadendo i centri abitati rivelando che non è un problema solo italiano: “Quello dei cinghiali non è un problema solo nostro. Ci sono almeno 200 città nel mondo che lamentano un'eccessiva vicinanza con i cinghiali. Sono stati avvistati a Madrid, a Berlino e in Giappone. Gli inverni più caldi aumentano la presenza di cinghiali così come le coltivazioni più estese, specie quelle di mais. Per quanto riguarda l’Italia sono aumentati tantissimo dagli anni ’80 e la città li attrae moltissimo perché nella spazzatura trovano un’occasione di banchetto”.
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Gallavotti rivela: “Ultimamente i cinghiali sono stati pure avvistati un po’ in sovrappeso. Adorano il cibo per gatti e attaccano i nostri animali, come cani e gatti se si sentono minacciati o sentono minacciata la prole. Il cinghiale può causare incidenti stradali e essere veicolo di malattia infettive come leptospirosi o da zecche. Non si deve dare da mangiare ai cinghiali e lo dico perché c’è chi lo fa. Sicuramente è meglio non averli. La soluzione è diminuire le risorse che si trovano in città”.
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Il conduttore Giovanni Floris chiede conto anche di istrici e volpi e l’autrice di “Superquark”: “L’istrice a Roma ha sempre a che fare con il fatto che siamo troppo presenti: di tutti i mammiferi noi e i nostri animali da allevamento rappresentiamo il 96%. Resta poco spazio per le specie selvatiche e la tentazione di interferire è alta. Ci sono anche le volpi, trovate in un giardino di Londra, sembra abbiano il colesterolo alto, ma se la cavano lo stesso!” afferma con una punta di ironia prima di concludere: “Dobbiamo evidentemente trovare un modo di convivere: un conto è l’anatra nello stagno o le cicogne sul tetto, un altro è lo stormo di uccelli sulla testa o il cinghiale a passeggio”.
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