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Otto e Mezzo, "green pass come la tessera elettorale”. Antonella Viola dice no ai tamponi gratis

Giorgia Peretti
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“Il green pass sta funzionando. Sono cinque settimane che noi assistiamo a un calo dei contagi, dei ricoveri in ospedale e delle terapie intensive. Questo coincide con l'ingresso dell'uso del Green pass nei ristoranti e nei locali. C’è l'effetto positivo di questo strumento di controllo e ci aspettiamo un miglioramento ulteriore con l'estensione del green pass a tutti i lavoratori”. Così Antonella Viola interviene negli studi di “Otto e Mezzo”, mercoledì 13 ottobre. L’immunologa dell’Università di Padova è ospite nel talk show dell’access prime time di La7, condotto da Lilli Gruber, per commentare i recenti dissidi attorno all’entrata in vigore, venerdì 15 ottobre, dell’obbligo del pass verde per tutti i lavoratori, pubblici e privati. La scienziata si schiera a favore del provvedimento del governo di Mario Draghi e si definisce “stanca” per la narrazione scelta per comunicare l’utilità della certificazione verde.

 

 

L’immunologa esordisce: “Sono un po' stanca di sentir parlare di del Green pass come di una limitazione della libertà”. Poi prosegue paragonando il pass vaccinale alla tessera elettorale: “Quando noi andiamo a votare noi stiamo esercitando un diritto, per poter esercitare questo diritto abbiamo un piccolo dovere che è quello di avere una tessera elettorale. Senza quella non possiamo accedere. La stessa cosa è con il green pass, qui stiamo esercitando il diritto alla salute pubblica, il diritto a poter lavorare in sicurezza. Per farlo c'è un piccolo dovere cioè quello di mostrare questo codice”. Infine, ribadisce: “Non sono di strumenti di coercizione. Se io perdo il diritto di voto mi tolgono la tessera elettorale, quindi, davvero bisogna cambiare la narrazione”.

 

 

A proposito di tamponi gratis la Viola non ha dubbi: “Io da cittadina non mi sentirei di pagare le spese dei tamponi di chi non si è assunto la propria responsabilità di vaccinarsi. Noi ci siamo vaccinati e abbiamo fatto il nostro dovere. Coloro che non si sono vaccinati, dal mio punto di vista, non hanno assolto un dovere che invece avevano come cittadini responsabili. Quindi dovrebbero farsi carico di queste di queste spese”. Poi conclude lanciando la stoccata a Matteo Salvini e Giorgia Meloni in opera per estendere la validità di tutti i test anti-Covid fino a 72 ore: “No, non è possibile. Sorrido perché al limite loro posso chiedere ma non possono sostenere che si possa fare. Il tampone antigenico non ha la stessa sensibilità di quello molecolare ed estenderlo significherebbe lasciare circolare persone che potrebbero essere contagiose”.

 

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