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Green pass, scintille tra il leader di IoApro e Myrta Merlino. A L'aria che tira scoppia il caos

Giorgia Peretti
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Scoppia il caos negli studi de “L’aria che tira”, martedì 12 ottobre. Ad accendere il dibattito sono le manifestazioni anti-green pass di sabato scorso, sfociate con l’assalto alla sede della Cgil. A rappresentanza della piazza, è ospite Umberto Carriera, leader di “Io Apro” movimento che ha aderito alla protesta con il ristoratore Biagio Passaro arrestato per l'irruzione nel sindacato assieme agli esponenti di Forza Nuova.

 

Nello studio di Myrta Merlino, Carriera chiarisce la posizione del collettivo contrario all’obbligo della certificazione verde nei posti di lavoro: “Chi ha assaltato la Cgil non c'entra nulla con noi". La conduttrice però si scalda quando mostra un tweet del suo ospite in cui si legge: “Roma in pieno CAOS. Abbiamo occupato la CGIL”. “Mi scusi ma questo tweet l'ha pubblicato un suo sosia?", dice la padrona di casa poi continua: “Cosa vuol dire che siete diventati un movimento violento voi?”. Il leader di Io Apro tenta di prendere le distanze scaricando la responsabilità dell’accaduto ad un gesto isolato di un unico individuo, specificando che il contenuto del tweet era compito del social media manager che gestisce gli account. Ma la conduttrice napoletana non ci sta e in studio si scatena il caos.

 

Maria Giovanna Maglie, ospite in collegamento della puntata, cerca di difendere il diritto di manifestazione del movimento: “Conoscendo come funziona l’Italia, il nostro amico presente qui con noi (Carriera nda) avrebbe dovuto dire al suo smm di scrivere 4 parole in cui si prendevano le distanze dal tipo che ha aderito all’assalto. Perché non è che un individuo vale per tutti, gli altri non erano davanti alla Cgil”.

La Merlino però sembra spazientirsi: “ma ora però non scarichiamo la colpa al social media manager, dai. Carriera, il giorno dopo prende in giro Maurizio Landini, dopo avergli distrutto la sede del sindacato. Io avrei evitato”. Ma non finisce qui perché ad insorgere contro il ristoratore manifestante arrivano anche Alessandro Cecchi Paone e Elisabetta Gualmini, esponente del Pd.

 

“Volevate lavorare prima che sarebbe stato pericoloso per voi e per gli altri e ora che c’è il green pass no”, dice il divulgatore scientifico. L’imprenditore spiega che nel suo ristorante non tutto il personale è vaccinato per motivi personali e Cecchi Paone gli si scaglia contro: “Allora mi dica come si chiama il ristorante che non ci veniamo. Non voglio correre il rischio”. “Ma quale rischio corre che non può venire qui. Ma cosa sta dicendo?”, ribatte Carriera. Infine, il battibecco con la politologa del Pd. “Io non capisco quale sarà il problema dal 15 ottobre, il green pass è uno strumento di libertà”, dice al ristoratore. “Si vede che lei non ha mai lavorato”, punge Carriera.

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