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Luca Morisi verso I'archiviazione. Le chat scagionano: non è stato lui a cedere la droga

Gaetano Mineo
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Lo avevano già condannato per spaccio di stupefacenti, ma a sentire le ultime rivelazioni, il fascicolo aperto per Luca Morisi ora potrebbe essere archiviato. A scagionare l'ex social media manager della Lega, alcune chat dalle quali emergerebbe che il creatore della «Bestia» non c'entra con la cessione di droghe. Tutto parte da un messaggio di Morisi nella chat di un sito di incontri: «Cerco qualcuno con cui divertirsi...bere, sballarsi. Ma quando sareste liberi?». Sono le 3 del mattino del 14 agosto scorso. Dall'altra parte della Rete, il rumeno Alexander, che raccogliendo l’invito del social manager lo estende al connazionale Nicolas, che in modo inequivocabile discolpano il manager di aver portato stupefacenti al festino. «Poi ti portiamo anche G. Vedrai ti piacerà molto, ti assicuro», dice Alexander in chat. Per gli investigatori si tratta di Ghb, la «droga dello stupro» che sarà sequestrata successivamente perché trovata nello zaino di Nicolas. In merito, sono state sempre contrastanti le versioni dei due giovani: Alexander dirà poi agli investigatori di averla avuta da Morisi; Nicolas, giurerà di non sapere chi l’abbia messa nel suo zaino. Messaggi dettagliati riportati dal Corriere e al vaglio degli investigatori.

 

 

Inizialmente i due rumeni, dopo un controllo dei carabinieri, avevano raccontato di aver passato 12 ore con Morisi e di aver ricevuto da lui invece il Ghb. Fatto sempre negato dallo stesso Morisi, spiegando che a portare gli stupefacenti a casa sua, in una cascina nel comune di Belfiore (Verona), erano stati i due giovani. A casa dell’ex spin doctor della Lega, invece, a seguito di una perquisizione dei carabinieri, era stata trovata cocaina in piccole quantità. Si era aperta anche la pista del ricatto, in merito alla droga dello stupro, nel senso che i due romeni avrebbero cercato di ricattare il social manager chiedendogli più soldi di quanto dovuto per la loro prestazione sessuale.

 

 

Finora, la vicenda, gonfiata da certa stampa proprio alla vigilia delle amministrative per puntare il mirino sulla Lega, si è basata su versioni contrastanti fornite dai due escort, ma puntualmente smentite dalla difesa del guru della comunicazione. Ricordiamo che Morisi è indagato, insieme a uno dei due romeni, per cessione di stupefacenti. Ora, invece, alla luce di queste novità, proprio l’accusa di cessione di droga nei confronti del social manager potrebbe cadere, con la conseguenza archiviazione.

 

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