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Cartabianca, "accuse inconsistenti". Massimo Galli si difende e gela Bianca Berlinguer sull'indagine

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Nell'ultimo anno e mezzo di pandemia è diventato una presenza fissa per milioni di italiani, che seguivano su giornali e tv le sue analisi sull'andamento del Covid e sulle strategie per sconfiggerlo. Il professor Massimo Galli, primario del dipartimento di Malattie Infettive dell'Ospedale Sacco e docente all'università Statale di Milano, è stato iscritto nel registro degli indagati insieme ad altri 24 accademici e altri 8 tra ricercatori e scienziati. I reati ipotizzati dalla Procura di Milano sono turbativa d'asta e falso ideologico. Al centro delle indagini ci sono una serie di concorsi universitari indetti nel 2020 - molti dei quali durante il lockdown - per la facoltà di Medicina dell'Università Statale di Milano e ritenuti truccati.

 

 

Nella puntata del 5 ottobre di #Cartabianca, programma di Rai3 condotto da Bianca Berlinguer, è ospite proprio il prof. Galli: “Ne ho avuto notizia questa mattina con un avviso di garanzia che mi è stato consegnato quando già su tutti i giornali la notizia era presente. Pare debba funzionare così… Sono tranquillo, da quello che leggo non ci vedo nulla di particolare nelle contestazioni. Ci ragionerò sopra. Francamente non mi sembra che ci sia consistenza. Ho messo tutto in mano al mio avvocato, faremo le nostre controdeduzioni quanto prima. Non devo discuterlo in tv - dice azzittendo con irritazione per la Berlinguer - è un argomento in mano alla magistratura”.

 

 

C’è anche spazio per un discorso sul long Covid: “I quadri più gravi si ritrovano quelli che se la sono vista davvero brutta. In alcune persone i disturbi dell’olfatto e del gusto si protraggono particolarmente a lungo. Anche per questo è importante vaccinarsi”.

 

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