Finanziamento illecito e riciclaggio: indagati Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini. Via alle perquisizioni
Sviluppi dopo il servizio di FanPage andato in onda la scorsa settimana nel corso della puntata di giovedì di PiazzaPulita su La7. Il nucleo di polizia Economico-Finanziaria della GdF, su delega della Procura di Milano, ha perquisito l’abitazione di Roberto Jonghi Lavarini, noto come il ‘Barone nere’. L’esponente della destra radicale è al centro dell’inchiesta giornalistica su presunti fondi neri per finanziare la campagna elettorale di Fratelli d’Italia a Milano. Sulla base di quanto emerso dalla prima puntante della video-inchiesta i pm hanno aperto un fascicolo d’indagine con le ipotesi di reato di finanziamento illecito e riciclaggio. Anche l’europarlamentare di Fdi Carlo Fidanza risulta indagato per finanziamento illecito e riciclaggio nell’ambito del fascicolo aperto dalla Procura di Milano. L’abitazione e l’ufficio di Fidanza non sono stati perquisiti. Non risulta indagata, invece, l’avvocato Valentina Valcepina, candidata di Fdi alle elezioni comunali che appariva nei video diffusi da FanPage.
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Il filmato, che è stato acquisito dalla Guardia di Finanza, verrà analizzato dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e affidato ai pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone. In particolare, i pm milanesi puntano ad individuare i professionisti che, secondo Fidanza e Jonghi Lavarini, si presterebbero a fare da ‘lavatrici’ per i contributi elettorali versati in nero da aziende e imprenditori che non desiderano comparire. Nei prossimi giorni, invece, verranno ascoltati i giornalisti che hanno indagato per oltre 3 anni sugli ambienti della destra milanese. Nelle oltre 100 ore di filmati realizzati dagli autori dell’inchiesta giornalistica, noti esponenti di FdI fanno saluti romani, inneggiano a Hitler e al fascismo. In alcuni passaggi, vengono presi di mira gli ebrei e i neri, oltre al giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, finito nel mirino dell’estrema destra dopo i suoi articoli su quell’area politica.