No vax anche in Vaticano, tre guardie svizzere dicono addio a Papa Francesco
Avevano giurato di servire il Pontefice offrendogli anche la vita, se necessario. Ma questo non comprendeva vaccinarsi contro il coronavirus. Per questo tre Guardie Svizzere no vax hanno rinunciato al loro servizio in Vaticano. Lo scrive il giornale svizzero Tribune de Geneve. Il portavoce delle Guardie svizzere il tenente Urs Breitenmoser, ha confermato la notizia, spiegando che tre alabardieri hanno lasciato il loro servizio "liberamente", mentre altri tre sono sospesi dalle loro funzioni fino a quando non avranno completato il ciclo vaccinale. Si tratta, ha aggiunto, di "un provvedimento in linea con quelli adottati da altri corpi d’armata nel mondo".
"Chi mi voleva morto" Papa Francesco, che bordate: certi attacchi "opera del diavolo"
Tornano alla mente, quindi, le parole di Papa Francesco, quando aveva detto che in Vaticano c’è un piccolo gruppo di negazionisti no vax. Sempre a contatto con il Santo Padre, ma anche con la gente che ogni giorno varca i sacri confini, il corpo delle Guardie Svizzere è in tutta l’amministrazione del Vaticano forse la parte più esposta a rischi di contagio. Di qui la necessità di ottemperare con particolare attenzione alle norme di profilassi già valide per tutti, perché anche il semplice ingresso nei locali sotto la giurisdizione vaticana prevede adesso l’esibizione del lasciapassare su carta o in versione digitale.