Anziana morta a Ardea, a Quarto Grado il mistero dei graffi sulla fronte del figlio
Emergono nuovi risvolti intorno all'omicidio di Ardea, in via del Pettirosso, zona Tor San Lorenzo, dove è stata uccisa Graziella Bartolotta, 68 anni. Sono stati trovati dei graffi sul braccio e un taglio sulla testa del figlio della vittima, Fabrizio Rocchi, unico indagato sul caso che è diventato un vero e proprio giallo a seguito dell'autopsia sul corpo della donna, colpita più volte sul capo con un corpo contundente la mattina, esito che quindi rafforza la tesi investigatoria del sostituto procuratore Antonio Bufano, della Procura di Velletri, che sul caso di Ardea ha aperto un fascicolo per omicidio. Al momento l'unico indagato risulta essere Fabrizio Rocchi, figlio della vittima, che finora si è sempre detto estraneo alla morte della madre e che ieri, diversamente dagli altri giorni, ha fatto sapere di non rilasciare «nessuna dichiarazione». Tra la notte di giovedì e venerdì, dopo un lungo interrogatorio durato più di 3 ore con il magistrato, finito intorno a mezzanotte, il suo legale Andrea Calcatelli, ha affermato ai microfoni de Il Tempo che il figlio di Graziella Bartolotta «ha risposto a tutte le domande dimostrando che non ha nulla da nascondere».
Colpita alla testa e lasciata a terra, la verità dell'autopsia sull'anziana di Ardea
«Fabrizio ha avuto un turbinio di emozioni che non pensava di affrontare - ha dichiarato il legale - All'inizio era molto spaventato poi quando è arrivata la moglie e si è tranquillizzato. Gli investigatori dovranno effettuare altri accertamenti, al momento resta l'unico indagato ma è anche vero che un fascicolo si apre quasi sempre nei confronti di qualcuno. I Ris verificheranno quello che c'era da verificare, quello che troveranno poi lo vedremo». Fabrizio, inoltre, ha dichiarato nel corso della trasmissione Quarto Grado in onda su Rete 4 che si è causato quelle ferite al lavoro - lui è giardiniere - mentre era impegnato nel taglio di alcune rose.