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Assalto dei "gretini" all'informazione: blitz nella redazione di Libero Quotidiano

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Assalto dei giovani "gretini" all'informazione. Il blitz nella redazione di Libero Quotidiano a Milano è scattato questa mattina, giovedì 29 settembre, per chiedere di parlare con un giornalista e far tornare alla ribalta l'emergenza clima sotterrata dalla pandemia di coronavirus. Così cinque studenti, due italiani, due francesi e un inglese seguaci di Greta Thunberg, la ragazzina svedese che combatte contro i cambiamenti climatici, hanno fatto irruzione nella sede del quotidiano armati di cartelli per chiedere di parlare con un cronista.

Ieri a Milano  è iniziata la Pre Cop26 per "Youth4climate: driving ambition" dove la Thunberg è tornata a puntare il dito contro "i leader che ci selezionano ma poi non ci ascoltano, fanno finta di ascoltarci". In una agorà piena di ragazzi, allestita al Mico, l'attivista ha chiesto a gran voce "giustizia climatica ora". "I nostri leader difettano di azione ed è intenzionale, è un tradimento per noi, per le future generazioni". Solo blablabla da parte di leader che "fingono di avere ambizioni climatiche, ma poi aprono miniere".

Nel palazzo del quotidiano "occupato pacificamente" è arrivata la Digos per sgomberare gli attivisti che hanno fatto scattare il blitz contemporaneamente anche nelle sedi di altri giornali: Open, il Fatto Quotidiano e persino nella sede di La7.

 

Fino a sabato nel capoluogo lombardo 400 ragazzi da tutto il mondo si confronteranno con esperti e leader sul tema del clima. Quattro i tavoli tematici: al termine delle sessioni, i giovani formuleranno le loro proposte che, riunite in un documento, faranno parte della Conferenza delle Parti sul Cambiamento Climatico, in programma dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow.

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