Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"Quegli atti non puoi capirli", e Paragone diventa una furia. Scontro tremendo con la Villa da Formigli sul vaccino

  • a
  • a
  • a

Gianluigi Paragone è tra gli ospiti di Piazzapulita, giovedì 23 settembre. Il leader di Italexit è tornato a bombardare sui temi del green pass e dell'obbligo vaccinale accendendo un confronto serrato col Corrado Formigli, conduttore del programma di La7. 

 

"Io non sono no vax e l'ho sempre detto, ma la legge consente di scegliere se fare o no il vaccino. Non sono un fuorilegge", dice Paragone. "Però sei contro il vaccino", ribatte Formigli. "Ma semanticamente se non viene contestato l'obbligo non vale la definizione no vax", ribatte Paragone. Ma allora perché non ti vaccini, insiste il conduttore. "Ho avuto il covid e ho gli anticorpi, ma vado oltre. Non  mi sento rassicurato dalla scarsa trasparenza delle informazioni. Non ho mai avuto risposta nelle mie numerose interrogazioni parlamentari" sui contratti per i vaccini ma anche "per le mascherine Fca". 

 

"Se mi fido dell'Ema? Ho scarsa fiducia negli enti certificatori perché mi ricordo bene cosa accadde con la crisi finanziaria, erano tutti tranquilli". "Non confondiamo", ribatte Formigli che tira in ballo i figli di Paragone: "Ma glieli hai fatti i vaccini ai bambini?", e l'altro risponde affermativamente. "Ma perché non ho mai avuto risposta positiva dopo le richieste di accesso agli atti presentate in parlamento?" dice ancora Paragone. "Ma lei non è in grado di capirli gli atti dell'Ema, ci vuole una competenza specifica" sbotta Roberta Villa, giornalista scientifica. 

Il fondatore di Italexit non ci sta: "C'è sempre un linguaggio del sapiente che tende a escludere" gli altri, ribatte Paragone. "Cara divulgatrice scientifica, rottiamolo 'sto Parlamento, sputateci sopra, visto che non può decidere nulla", "avete la pietra filosofale...". Gli animi si scaldano, con la giornalista che afferma che la politica deve fidarsi degli esperti su tematiche specifiche come i vaccini. E Paragone che ribatte: la conoscenza del contratto giuridico con le case farmaceutiche è un'atra cosa. 

 

Tornando al vaccino, "nessuno verrà a pungerti il braccio a casa con i militari" dice Formigli a Paragone. "Con un green pass fatto in maniera così vigliacca, non vedo molta libertà" replica. "Ma ci sono persone che sono in dubbio, e non si preoccupano per gli altri ma solo per se stessi" incalza allora il conduttore con Paragone che replica con una frase a effetto: "Mario Draghi è un criminale nel momento in cui è a aconoscenza di un patrimonio scientifico di casistica per cui la mia non vaccinazione mette a rischio gli altri . Aloora è un criminale, se così fosse dovrebbe mettere subito l'obbligo vaccinale". La frase fa infuriare Formigli, secondo cui l'obbligo è la fine di un percorso di mediazione: "Se arrivassero i militari a casa tua faresti la guerra atomica. Ma io sui no vax sono schierato...".

Dai blog