Grazie, ma così non basta: Draghi vuole ancora più italiani vaccinati per evitare nuove chiusure
"Il governo sta agendo con la massima determinazione per evitare nuove chiusure". Parola di Mario Draghi all'assemblea pubblica di Confindustria. Durante il suo lungo discorso, servito a fare un punto della situazione su numerosi temi che toccano da vicino gli italiani, il presidente del Consiglio ha prima ringraziato i cittadini per l'adesione di massa alla campagna vaccinale, chiedendo poi un ultimo sforzo per completare il successo contro il Covid: "Voglio ringraziare ancora una volta gli italiani per la convinzione con cui hanno aderito alla campagna vaccinale, e le imprese per l’impegno dimostrato nel cooperare alla sua organizzazione. A oggi, oltre 41 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale, quasi il 77% della popolazione con più di 12 anni. E siamo vicini a raggiungere e poi superare l’obiettivo che c’eravamo posti, ovvero immunizzare entro fine settembre l’80% della popolazione vaccinabile".
L'avvertimento di Draghi: piano a dire che siamo fuori dalla crisi. Preoccupazione per il lavoro
"La 'variante Delta', molto più contagiosa del ceppo originario del virus, ci obbliga però - avverte il Premier - a raggiungere tassi di vaccinazione ancora maggiori. Anche per questo motivo abbiamo prima introdotto e poi allargato l’uso del cosiddetto ‘green pass’. Il ‘green pass’ è uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche. Voglio ringraziare Confindustria che ha da subito lavorato insieme al governo e ai sindacati per trovare un accordo sull’estensione del ‘green pass’ ai luoghi di lavoro. Se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio, potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore, ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura". Riaperture sì, ma serve ancora un passo in avanti per proteggere un numero maggiore di italiani dal virus.
La supremazia del vaccino scatena Paragone: non ci si era ridotti così neanche durante il fascismo