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Otto e Mezzo, "svegliata al cervello”. Ilaria Capua dice basta alle polemiche sul green pass

Giorgia Peretti
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“Troppo rumore attorno al green pass”, Ilaria Capua non ha dubbi sulla bontà della certificazione verde. La professoressa e direttrice del Centro di Eccellenza One Health dell’Università della Florida è ospite nella puntata di mercoledì 22 settembre di “Otto e Mezzo”, condotto da Lilli Gruber. Ad aprire le danze è la conduttrice che richiama l’attenzione della virologa è il dibattito politico e sociale attorno il provvedimento promosso dal governo di Mario Draghi. “Salvini oggi dice che nella Lega c’è posto anche per i no-vax e Giorgia Meloni ricorda che in nessun altro paese esiste uno strumento così rigido”, annuncia la Gruber. 

 

 

"Troppo rumore intorno alle controversie, - ribatte la Capua- è uno strumento per spingere le persone a vaccinarsi. Diamo una svegliata al cervello e facciamo ripartire le cose. Il virus si sta endemizzando". Poi prosegue: “Credo sinceramente che continuare a parlare sul 'sì' sul 'no' sia inutile. Cioè ormai la stragrande maggioranza degli italiani sono vaccinati, siamo in un paese occidentale che ha accesso a questi strumenti quindi usiamoli e usciamo da questa pandemia”. Secondo la virologa si sta assistendo ad una stabilizzazione dell’emergenza pandemica grazie ai vaccini: “Le persone sono vaccinate, il virus si sta endemizzando, lo scenario cambia completamente. Con l'influenza noi non parliamo per ore di varianti. Adesso è una malattia che è sotto controllo e come tale va trattata”.

 

 

Infine, sull’ipotesi di nuove varianti fa sapere: “Vi è una pandemia dei vaccini nei 'vaccinati' che ha assunto i toni di un appunto una malattia che circola con dei toni più gentili. Ad oggi abbiamo una cinquantina di morti al giorno. Poi c'è la pandemia nei 'non vaccinati' che però non sono i non vaccinati italiani o i non vaccinati europei, sono i non vaccinati nel resto del mondo. Se l'India è riuscita a vaccinare il 5% delle persone, lì ci sarà una circolazione virale estremamente vivace e quindi si generano varianti che possono prendere il sopravvento anche su di noi”.

 

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