promesse non mantenute
Presi in giro da D'Amato e licenziati: scoppia la protesta degli eroi del Covid
Dalle stelle alle stalle. I lavoratori sanitari della Regione Lazio finiscono nella polvere e denunciano che l’assessore alla sanità D’Amato li ha presi in giro. Nel corso della puntata de “L’Aria che Tira”, il programma di LA7, mercoledì 22 settembre, esplode la rabbia degli operatori sanitari che da 15 anni lavorano sulle ambulanze, quelli che in piena pandemia hanno salvato migliaia di malati di Covid venendo osannati dalla politica, quelli che per il Ministro alla Salute, Roberto Speranza, erano “eroi, angeli custodi” e ai quali promise “non ci dimenticheremo di voi”. Ebbene qualcosa deve essere andato storto perché oggi gli operatori sanitari della Regione Lazio sono in piazza a protestare contro i licenziamenti: la Regione Lazio sta per reinternalizzare il servizio senza però internalizzare il personale e questo significa che potrebbe essere assunto personale senza la minima esperienza nel settore sanitario.
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A dar loro voce ci pensa Myrta Merlino che con un’inviata a Roma intervista Alessio, un operatore con famiglia a carico: “Sono 11 anni che lavoro sulle ambulanze, la Regione sta mandando a casa 1400 dipendenti e ha già chiuso una postazione a Roma dove c’erano 5 dipendenti, significa 5 famiglie”. Gli fa eco la collega Ilaria: “Abbiamo fatto tanti sacrifici, è ingiusto mandare a casa noi che abbiamo visto il Covid in faccia”. In collegamento c’è Sandra Zampa, ex sottosegretario al Ministero della Salute, che visibilmente imbarazzata dice di non conoscere tecnicamente la vicenda della Regione Lazio, ma promette di intervenire per trovare una soluzione.
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Il lavoratore del 118, Alessio, riprende la parola e attacca sia il presidente della Regione sia il suo assessore alla Sanità: “Zingaretti e D’Amato sono al corrente di tutto. D’Amato ci ha preso in giro, ha detto che si poteva fare qualcosa promettendoci che saremmo stati internalizzati ma non è vero, ha fatto dei bandi scritti con i piedi che permettono l’accesso a persone che vengono da altri lavori. Il cittadino è a rischio: chi viene a prenderti a casa non è un professionista. Siamo 1.400 che stanno andando a casa, 1.400 famiglie sul lastrico”. Merlino è colpita: “Mi fa male al cuore questa storia, io mi ricordo quando li elogiavamo” e promette: “Conosciamo l’assessore D’Amato, lo contattiamo noi in prima persona e cerchiamo di capire. Gli autori si stanno già muovendo”.