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Massimo Galli ora fa il politologo, cosa dice su Salvini dalla Berlinguer. Un futuro dopo la pensione?

Giorgia Peretti
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Massimo Galli si improvvisa politologo. Accade nella puntata di martedì 21 settembre di #cartabianca. Il direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano è ospite in collegamento con lo studio di Bianca Berlinguer, su rai 3. Dopo aver discusso su vaccini, terza dose e green pass fa le prove per il suo futuro televisivo post pensionamento. 

 

“Ho 70 anni e vado in pensione. – ricorda il prof.- Come si dice a Milano, zucche e meloni hanno la loro stagione. Stare abbarbicati alla sedia con la colla non va bene. Spero non vada in pensione il mio cervello e spero di essere ancora più libero di dire quello che penso”. Nel corso dell’intervista non sono mancate le stoccate ai colleghi no-vax: “I medici che non vogliono vaccinarsi poi si mettono il cappuccio o si fanno riprendere di spalle. Dicono che servivano 10 anni di sperimentazione: avremmo dovuto aspettare 100 milioni di morti per compiacere i dubbi di questi signori?".

 

Poi sulla durata dell’immunità da vaccino non transige: “Nessuno è in condizione di dire che l’immunità del vaccino dura sei mesi. Scusate la tautologia, ma il tempo necessario per capire quanto dura il vaccino lo dà il tempo. Bisogna chiarire quali saranno le strategie da prendere per l’eventuale rivaccinazione”.

 

Ma il bello arriva nel finale, quando la Berlinguer chiede un parere a Galli in merito al voto di fiducia alla Camera sull’estensione del green pass. “Il 40% dei leghisti non si è presentato, so che non vuole parlare di politica ma tanto tra un po’ potrà parlare liberamente quando abbandonerà la sua cattedra. Pensa che la questione dentro la Lega diventerà un problema politico o resterà un dissenso che però non metterà in discussione il governo?”, domanda la conduttrice.

 

Galli non se lo fa dire due volte e risponde: “Questa pandemia dimostra di essere molto infettante anche per quanto riguarda la politica, a quanto pare. Credo che nell'ambito di un partito che cerca di essere di governo e di opposizione, contemporaneamente, questo tipo di realtà crea problemi. Anche perché il suo stesso elettorato credo si divida tra una piccola minoranza che non è favorevole alla vaccinazione o che non è favorevole davvero al green pass (ma qui si schiaccia l'occhio) e molta gente di buon senso che il vaccino se lo è fatto ed è piuttosto seccata dal fatto che si discuterà troppo su questo argomento”. La conduttrice soddisfatta lo congeda e cambia argomento.

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