Per loro il long Covid è più dannoso, l'allarme di Villani sui bambini
“Grande conquista dal punto di vista pediatrico”. Alberto Villani, direttore del Dipartimento pediatria generale del Bambino Gesù di Roma, annuncia così l’ipotesi della somministrazione del vaccino anti-Covid ai bambini dai 5 anni in su. Il professore è ospite di Myrta Merlino, nella puntata di martedì 21 settembre de L’Aria che tira dove viene interrogato sull’estensione della vaccinazione contro il coronavirus anche nei bambini sotto i 12 anni.
Villani rassicura: “Ci deve far star tranquilli perché noi abbiamo degli organismi di controllo molto rigidi. Prima che il vaccino possa essere somministrato deve superare delle prove non da poco e vengono analizzate in dettaglio. Dal punto di vista pediatrico è una conquista, è quello che tutti auspicavamo e speravamo”. A chi sostiene che gli effetti avversi del covid, nei bambini, siano minori rispetto a quelli del vaccino, il pediatra fa sapere: “Che questo virus faccia male ai bambini è relativo. È chiaro che bisogna fare il confronto con la popolazione adulta: 130.000 decessi in Italia. Il numero dei bambini, invece, è inferiore. Per questo i numeri fanno pensare che la popolazione pediatrica sia poco interessata ma in ogni caso si tratta di dolorosissimi decessi”.
Terza dose? Meglio aspettare. La ricetta di Rasi sul vaccino
“Abbiamo avuto decine e decine di casi ricoverati in terapia intensiva – prosegue Villani - per una forma che si chiama MIS-C ossia la sindrome infiammatoria multi organo che non è una passeggiata di salute. Perché chi ne è affetto, lo è in forma grave e sta ricoverato tra i 5 ai 15 giorni in terapia intensiva”. Infine, fa sapere: “Tutto ciò che avviene in età evolutiva ha una valenza amplificata, ovvero, lo stesso danno di una malattia fatto in un polmone adulto, facciamo un esempio di una polmonite, ha delle conseguenze peggiori. Per un bambino è una cosa terribile”. Il long Covid per i bambini può essere più pericoloso dei vaccini? “Il long Covid, così come qualsiasi infezione, in un bambino ha conseguenze a distanza più importanti”.