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Mezz'Ora in Più, Sergio Abrignani (Cts) contro i no vax: "Tamponi gratis? Come dare il condono a un evasore fiscale"

Giada Oricchio
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“Niente tamponi gratis agli evasori vaccinali con convinzioni paranoidi!”. L’illustre immunologo, Sergio Abrignani, ospite della trasmissione “Mezz’ora in più” su Rai3 ha spiegato la scelta del Governo Draghi di non concedere tamponi anti-Covid gratis ai lavoratori. “Il green pass era il modo per avere le persone in sicurezza sul posto di lavoro, non dimenticate che chi va al lavoro non vaccinato mette sicuramente a rischio gli altri lavoratori, ad esempio un fragile che ha risposto male al vaccino. Ribadisco il paragone che ho già fatto: chi non si vuole vaccinare per scelta, ed è una minoranza, è un evasore al pari di quello fiscale perché beneficia di quello che la comunità contribuisce a creare, in questo caso l’immunità di gruppo. Offrire la chance di fare un tampone gratuito a un evasore vaccinale e pagarglielo è come dare un condono a un evasore fiscale. Mi dispiace essere così brutale però è così”.

Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, ha ribadito che i sindacati erano favorevoli all’obbligo vaccinale più che all’estensione del green pass sui luoghi di lavoro perché non si può perdere di vista il diritto al lavoro, in qualche modo “compresso” dai tamponi a pagamento: “Avevamo chiesto al Governo di fare tamponi gratuiti per un mese, un mese e mezzo fino all’introduzione del GP, per questa fase transitoria, ma non ci hanno ascoltato”.

Il membro del Cts però è irremovibile: “Non vogliamo regalare i tamponi a chi ha certezze paranoidi! Gli esitanti che hanno dei dubbi sul vaccino vanno convinti in un tempo relativamente stretto, però poi ci sono persone con certezze paranoidi no vax con cui è impossibile discutere, non le convincerai mai. L’obbligo vaccinale non si può adottare subito perché ha bisogno di alcuni passaggi (una Legge, nda) e di un certo tempo e c’è la variante Delta che corre e infetta il triplo del ceppo di Wuhan, sarà un problemino nei prossimi mesi. Non come in passato perché c’è il vaccino che funziona come si vede dalla curva dei contagi. A inizio ottobre avremo 45 milioni di italiani vaccinati, sono convinto che il resto, esclusi i bambini, riusciremo a vaccinarli entro fine ottobre. Però ripeto: la situazione è sotto controllo perché c’è il vaccino”.

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