l'aria che tira
Green pass, Maria Giovanna Maglie scatenata: in Corea godono. Che mazzate a Draghi a L'aria che tira
Senza green pass non si lavora. Arriva il via libera del governo sull’obbligo del certificato verde nei luoghi di lavoro, pubblici e privati, a partire dal 15 ottobre, nonostante la contrarietà di parte del centrodestra. Questo il tema di apertura della puntata di venerdì 17 settembre de “L’Aria che tira”.
Il talk show mattutino di La 7, sotto la conduzione di Myrta Merlino ospita Maria Giovanna Maglie per commentare la decisione dell’esecutivo sull’obbligatorietà della certificazione verde per tutti i lavoratori.
La giornalista appare da subito critica: “Sono sempre stata contraria ma diciamo che da oggi lo sono ancora un po' di più visto che il fatto si è compiuto. Oggi non voglio parlare della libertà perché sarebbe troppo facile per me dire che un governo di tecnici, un governo d'emergenza si sta prendendo dei poteri inusitati. È sotto gli occhi di tutti, Brunetta dice che siamo all'avanguardia, in Corea del Nord staranno morendo di invidia”.
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La conduttrice la riprende: “Ma anche Anthony Fauci dice che siamo i più bravi però, Maria Giovanna non semplificare dai”. La Maglie è un fiume in piena e ribatte: “Fauci dall’inizio non ne ha azzeccata una. L'America sta messa bene secondo te? no l'America sta messa malissimo perché c'è una politica ondivaga. Ma io oggi non voglio parlare di libertà voglio dire tre cose sul fatto che è evidente che ce l'hanno tolta la libertà”.
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Poi prosegue elencando le criticità della misura: “Si fa finta che il tampone non sia superiore ad un green pass da vaccino perché è un green pass vaccino può essere vecchia addirittura 12 mesi e un tampone a 48 ore e non di più. Si continua a cercare di salassare le persone col posto del tampone perché questo è un modo punitivo e mai un governo dovrebbe essere positivo mai uno stato dovrebbe essere positivo. Sulla questione delle medicine leggo che ne stanno arrivando 7 tipi perché allora si fa finta che sia una roba da stregoni? perché non si capisce che l'unica strada futura non sarà il vaccino alla quarta quinta sesta dose ma saranno le terapie?”.
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Infine, la bordata al premier: “Comunica poco. Neanche va alla conferenza stampa più importate del suo mandato e non ci va nemmeno Giorgetti, che è il ministro dello sviluppo economico, ci fa capire bene quale sia il grande orgoglio. Questa roba è stata fatta presentare a tre ministri che si espongono a titolo personale non c’è nessuna programmazione. Una cosa così l’annuncia il premier”.