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Morning News, le pagelle di Massimo Galli sui virologi. Ecco promossi e bocciati del Covid

Giorgia Peretti
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“Non sono affatto felice di andare in pensione ma è giusto così”, Massimo Galli appare già nostalgico negli studi di “Morning News”, giovedì 16 settembre. Il primario di malattie infettive al Sacco di Milano e docente alla Statale, andrà in pensione al compimento dei 70 anni, dopo 43 anni di servizio. Nel talk show mattutino di Canale 5, sotto la conduzione di Simona Branchetti, tra il commento di una variante e l’altra si sbilancia sui colleghi e racconta i progetti futuri professionali. “Continueremo a vederla in tv?”, chiede la conduttrice. “Dipenderà da voi non certo da me – fa sapere Galli -. Io non è che il giorno dopo avrò meno competenze rispetto a quante ne avevo prima, anzi forse avrò meno cose da fare”. I virologi sono le nuove star televisive, sottolinea la giornalista che poi manda un servizio con una carrellata di nomi scienziati, divenuti molto noti negli ultimi tempi.

 

 

Galli appare infastidito e respinge le accuse al mittente: “Siamo stati inseriti pesantemente nei palinsesti televisivi, intervistati dai giornali, interpellati dalle agenzie perché è evidente che questa cosa era talmente di interesse da dover essere grosso parte dell'informazione. Diventa buffo quando, ad esempio, qualche giornalista dice che ci siamo troppo è un po’ come se il corruttore volesse criticare il corrotto o quello che sta tentando di corrompere”. È il momento del pagellino, Galli viene chiamato a stilare una lista di nomi di colleghi, comparsi nella clip, con i quali si trova maggiormente in sintonia. “Se mi chiede il pagellino mi rifiuto”, avverte lo scienziato. Ma poi incalzato dalla conduttrice, risponde: “Con chi mi sento più in sintonia? Andrea Crisanti sicuramente, Fabrizio Pregliasco ha sempre detto cose corrette lineari tra quelli che sono comparsi qui nella clip. Perché poi ci sono i colleghi con cui la mia sintonia diventa ancora altrettanto marcata ma con cui ho anche una consuetudine di lavoro ma che hanno avuto meno visibilità”. Nessuna menzione per Matteo Bassetti e Roberto Burioni comparsi anche loro nel filmato ma che sembra non abbiano superato l’esame del prof. Galli.

 

 

Infine, spazio ai progetti futuri. “So che sta lavorando ad un manuale che arriverà a breve”, chiede la Branchetti. L’infettivologo fa sapere di aver scritto un libro di fantascienza: “Niente che esca a breve, in realtà è una cosa che ho scritto per divertirmi. Ma credo che non lo voglia nessuno quindi non so se mai lo pubblicherò. Si parla di fantascienza avventurosa tipo anni ’60 per cui è tutto un mio divertimento personale, quando non ne potevo più di congressi mi sono buttato sulla fantascienza”. Ciò che invece è in cantiere ed uscirà tra qualche tempo “è un libro intervista, che credo verrà fuori tra un po’ in cui parlo delle infezioni con le quali mi sono imbattuto, cioè della mia storia lavorativa in modo molto divulgativo”.

 

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