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In Onda, il ministro Bianchi: "Prof a scuola con il semaforo". Concita De Gregorio non capisce e lui fa il disegnino

Giada Oricchio

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ospite della trasmissione “In Onda” su LA7, illustra le modalità di riapertura della scuola in presenza dal prossimo 13 settembre, ma i conduttori Concita De Gregorio e David Parenzo vanno in tilt sul “semaforo” per verificare chi ha il green pass e chi no e il titolare del dicastero è costretto a fare il disegnino in diretta.

La pericolosa e contagiosissima variante Delta del Covid-19 ha preso il sopravvento anche in Italia e il ritorno a scuola in presenza preoccupa. Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ospite del programma di approfondimento “In Onda”, mercoledì 8 settembre, prova a rassicurare: “Cosa succede il 13 settembre e cosa deve fare una famiglia? Innanzitutto aver fiducia nella sua scuola, sicuramente misurare la temperatura del proprio figlio prima di uscire di casa, poi lo porta a scuola dove troverà il Preside e tutti gli insegnanti. All’inizio prima che arrivino i bambini, il Preside potrà vedere sulla piattaforma che abbiamo creato e che è pronta già dal 4 settembre, la lista di chi è presente. Ci sarà una lampadina rossa e una verde per evitare che davanti ai bambini ci sia la fila dei professori (assembramento, nda)”.

 

David Parenzo non capisce e il Ministro spiega che la lampadina verde vuol dire che l’insegnante o un membro dello staff ha il green pass, rossa che non ce l’ha e potrà chiedere il motivo. Concita De Gregorio traduce: “Una sorta di semaforo”, ma anche lei è confusa perché crede che sia un semaforo vero e proprio in dotazione a tutte le scuole: “come è fatto? Me lo fa vedere?”, il Ministro prende carta e penna e ha fatto il disegnino: “Lei Preside accende il computer (Parenzo ne approfitta per una frecciatina: “Preside De Gregorio, mi sembra perfetto”), esce una schermata, mette i numeri identificativi, parte una seconda schermata e vede chi quel giorno lì tra il personale presente a scuola ha il green pass e chi no. Abbiamo lavorato molto con il Ministero della Salute e con il garante della privacy che ha voluto che questi dati non fossero accumulabili, saranno cambiati e aggiornati ogni giorno. Sono stati incrociati nella massima tutela della riservatezza di professori e alunni”. Schema alla mano, la conduttrice capitola: “Ah, nella mia ingenuità novecentesca pensavo che ognuno avesse un semaforo…ognuno ha l’immaginario che si merita”.

Poi tocca a Parenzo dimostrare di essere un alunno distratto: “Però questa procedura quanto tempo porterà via?” e la De Gregorio: “Allora non hai capito, è già tutto pronto, il Preside metterà dentro i dati…”, ma sbaglia di nuovo e Bianchi la corregge: “No, non bisogna fare niente, i nomi di tutti i docenti e del personale tecnico e amministrativo di tutte le scuole italiane li mette direttamente il sistema City, è un registro elettronico. Siamo nel 2021…”.