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Agorà, “classe politica non all'altezza”. Il Bassetti tradito accusa sul vaccino: lotta che esiste solo in Italia

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Una stoccata alla politica e un discorso volto a ridicolizzare i no-vax grazie alla forza dei numeri. Il professor Matteo Bassetti, responsabile di malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, è ospite di Agorà, programma di Rai3 condotto da Luisella Costamagna, e parla delle minacce ricevute dai no-vax per il suo appoggio al vaccino contro il Covid: “I no vax non insultano il presidente Mario Draghi, Roberto Burioni o me. Insultano tutti gli italiani che si sono diligentemente vaccinati, questo viene dimenticato. Gli insulti a me non interessano, saranno perseguiti dalla legge. Insultano la stragrande maggioranza degli italiani che è per le vaccinazioni, lo ha dimostrato e lo sta dimostrando giorno dopo giorno. I giovani stanno stando l'esempio ai 50enni che sono convinti di avere la sindrome di Superman. Gli insulti sono contro tutti gli italiani che hanno fatto diligentemente il proprio dovere, non contro di me o contro i giornalisti”.

 

 

In Italia si discute di due questioni cruciali, l’obbligo vaccinale e l’estensione del green pass. Anche qui Bassetti ha le idee chiare: "Lo strumento migliore oggi, per cercare di incentivare ulteriormente la vaccinazione, è l'estensione del green pass ad altre attività. Io parlo da medico, perché in quest'estate forse abbiamo fatto fare ai medici il mestiere dei politici. Da medico dico che dobbiamo vaccinare più persone possibili. Probabilmente l'80% dei vaccinati non basta con la variante Delta, perché la malattia assomiglia alla varicella. Dobbiamo puntare al 90% se non oltre, l'immunità di gregge non garantisce a quel 10% di non vaccinati di essere coperti. La vaccinazione è un atto d'amore verso noi stessi, per tutelare la nostra salute e per evitare di intasare ospedali e terapie intensive, cosa che probabilmente succederà in autunno. Decidere come arrivarci spetta alla politica, non ai medici. Mi spiace constatare che - parte l’accusa diretta alla fine dell’intervento - in Italia abbiamo fatto diventare i vaccini argomento di lotta politica, non è accaduto in nessuna altra parte del mondo, forse la classe politica non è all’altezza di questo momento”.

 

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