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La guerra dei mondi nella trap italiana: asse Salmo-Sfera Ebbasta contro Fedez

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Il mondo della musica italiana è lacerato da una netta divisione tra chi si dice favorevole a fare i concerti con le persone sedute al proprio posto - una misura voluta per limitare la diffusione del Covid, ma per permettere comunque la ripresa delle attività canore - e chi è assolutamente contrario. Nel secondo “partito” si è iscritto anche Sfera Ebbasta, il volto più noto della musica trap nel nostro Paese. "Ragazzi vi voglio bene però i live con la gente seduta sono una barzelletta” il chiaro messaggio pubblicato da Sfera in una storia su Instagram.

 

 

Il cantante si unisce quindi alla polemica di Salmo nei confronti di Fedez. Il rapper sardo aveva organizzato un concerto a sorpresa ad Olbia a metà agosto ed è stato travolto dalle polemiche per l'assenza di distanziamento e di mascherine. “Sapevo benissimo di andare incontro a una marea di me*da, ma non me ne fregava un ca**o. Perché la mia idea iniziale era fare protesta contro le regolette che ha imposto lo Stato per i concerti, che sono patetiche. Alcuni dei miei colleghi che non l'hanno pensata come me, sappiate che per voi è una sconfitta artistica perché questa cosa la dovevate fare anche voi. Perché io mi sono battuto per cercare di andare contro delle regole ridicole. Questa cosa riguarda anche voi, invece voi ve ne state nelle vostre villette a collezionare vestiti di Versace e Gucci e a sbattervene le palle. E avete paura di perdere le cose. Rischiate nella vita, battetevi per qualcosa che vi interessa, la musica. Ma sapete quale è il problema? È - attaccava Salmo rivolgendosi in particolare a Fedez - che della musica non ve ne frega un cazzo. Non avete le palle per rischiare. Non ho aderito alle tue iniziative, seppur giuste, perché mi stai sul ca**o, e questa cosa non l'ho mai nascosta. Però penso tu sia un ottimo politico, sei bravissimo ed è quello che devi fare, te lo auguro”. 

 

 

Sfera con le sue parole ha deciso di sposare la linea Salmo - anche Francesco De Gregori in parte condivise il senso della protesta - sui concerti live, che venne aspramente criticata dallo stesso Fedez: “Contribuire ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione sostenendo pure di farlo per aiutarla non fa di te un artista, fa di te un narcisista e anche del tipo più pericoloso, perché evidenzia che in te mancano l'empatia e la maturità necessarie per proteggere la collettività. Prenditi le tue responsabilità, sei adulto e vaccinato (spero). Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del Paese, di chi ascolta la tua musica e viene ai tuoi concerti e di chi lavora perché tu possa esibirti dal vivo non sei un artista, sei uno str***o”.

 

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