Vaccino obbligatorio dall'autunno: scattano le multe per chi non lo fa. Il rischio sul lavoro
Avanti piano verso il vaccino obbligatorio. Il primo passo del Governo Draghi verso la strada che vuole portare l’intera Italia ad essere immunizzata contro il Covid è una restrizione delle norme e degli obblighi legati al green pass, un passo che potrà essere effettuato già dalla prossima settimana. Poi, come riferisce La Nazione, per arrivare all’obbligo c’è bisogno che il vaccino sia dichiarato dall’Ema e dall’Aifa non più farmaco emergenziale, ma ordinario. Tale pronunciamento dell’agenzia dei medicinali europei è atteso entro fine settembre dalle parti del Ministero della Saluto. Ad inizio ottobre sarà quindi ideato un decreto che renderà obbligatorio il vaccino e successivamente sarà avviato l’iter legislativo che dovrà convertire in legge il tutto entro 60 giorni.
Niente green pass per un errore. Fa causa: «La mia vita distrutta»
L’Esecutivo ritiene che non ci saranno particolari problemi al di là della normale bagarre politica: “Siamo sereni”. Dal Parlamento arriveranno modifiche al testo, ma l’idea è quella di applicare delle multe a chi non si vaccina. Le ipotesi sul tavolo sono quella della sanzione amministrativa (ovvero una multa salata), della sanzione penale e addirittura si potrebbe arrivare alla sospensione dal lavoro o al divieto di frequentare alcune attività. Al momento la rotta più probabile è quella di una multa da 400 a 1.000 euro. Ad appoggiare l’idea del Governo sono i costituzionalisti secondo i quali l’interesse della collettività è superiore a quello individuale, in primis Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Consulta: “Lo Stato può introdurre l’obbligo legittimamente alla luce dell’articolo 32 della Costituzione, che tutela il diritto alla salute come interesse della collettività”. L’obbligo vaccinale si avvicina sempre di più.
Prima difendono i no-vax e poi li accusano: anche il Pd era contro l'obbligo a difesa della libertà