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Sciopero al primo giorno di scuola contro il green pass. I presidi bocciano il doppio turno

Valentina Conti
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È rischio riapertura scuola nel Lazio, tra caos e agitazioni in vista. I sindacati Anief e Sisa hanno proclamato lo sciopero nazionale, che riguarderà tutto il personale, per l’intera giornata di lunedì 13, data di inizio delle lezioni. La protesta è soprattutto contro l’attuazione del Green pass in ambito scolastico e il persistere delle cosiddette «classi-pollaio». Mentre continua ad essere tanta la confusione sul fronte organizzazione. Il tavolo della prefettura è slittato a lunedì, con ancora il dibattito aperto sugli ingressi scaglionati per le scuole secondarie di secondo grado, 8 e 9,40. Si è finiti in un ginepraio nonostante si lavori intensamente. Si è presa la decisione di avvicinare le due fasce già rodate per venire incontro alle esigenze degli studenti degli istituti che l’anno scorso uscivano più tardi, come i tecnici. Problematica sollevata a suo tempo dai presidi, che però quest’anno hanno espresso comunque la loro preoccupazione sui due orari di entrata. L’Anp di Roma e Lazio ha ribadito all’Ufficio scolastico regionale come la definizione di tale orario sia compatibile solo considerando le prime due ore di lezione a 50 minuti (cosa che parecchie scuole hanno già pianificato), tornando a chiedere che la riduzione di tali due ore possa essere ritenuta causa di forza maggiore per tutte le scuole. Senza necessità, dunque, di recupero dei minuti di riduzione.

 

 

«L’unica soluzione praticabile di recupero della riduzione oraria – scrivono Cristina Costarelli e Mario Rusconi, responsabili del sindacato che riunisce capi di istituto e alte professionalità della scuola, nella missiva inviata ieri al direttore generale Rocco Pinneri – potrebbe essere quella di prevedere moduli a distanza, strada non percorribile secondo la normativa vigente che dispone esclusivamente la didattica in presenza». Il nuovo incontro prefettizio metterà al centro il conseguente riadattamento complessivo del sistema trasporti, soprattutto sulla fasce di uscita, mutevoli in base a fattori non imposti, come l’autonomia scolastica. Le aziende di trasporto pubblico sono già al lavoro sulle modifiche del calendario delle corse. Si verificheranno, nel complesso, la tenuta del sistema trasporti sui riflessi della seconda fascia oraria di entrata, puntando su una maggiore aderenza alle istanze delle utenze coinvolte. Intanto, gli istituti proseguono a fare i conti con il rompicapo del controllo sui Green pass di docenti e personale scolastico, facendo gli scongiuri per il 13.

 

 

«Rientrare in presenza è una scelta coraggiosa, il problema è la fattibilità, l’organizzazione, come al solito», non fa mistero Viviana Ranucci, referente Cisl Scuola e dirigente scolastico romano. «C’è il nodo tempistiche su tutto – aggiunge la preside - e in mezzo ci sono questioni anche politiche. Sono in attesa nell’istituto comprensivo che dirigo del placet sul quinto plesso, all’infanzia. Auspico che quando arriveranno gli alunni, l’iter delle verifiche sulle certificazioni possa essere più snello con l’uso della piattaforma informatica, senza criticità ulteriori. Per ora con l’app "VerificaC9" davanti ad un QR code cartaceo il tablet ha più difficoltà a metterlo a fuoco rispetto al telefonino».

 

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