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L'Aria Che Tira, terza dose a tutti? L'infettivologo Massimo Galli e la verità: "Non sappiamo se è efficace"
Dubbi sulla terza dose di vaccino contro il Covid-19, probabile eccessivo ottimismo di Anthony Fauci e riabilitazione del vaccino AstraZeneca. Parla di tutto il professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, nel corso della sua intervista a Francesco Magnani, conduttore de “L’Aria che Tira”, mercoledì 1 settembre. Sull’ipotesi del richiamo vaccinale, spiega: “Il discorso della terza dose va affrontato e per farlo bisogna uscire un po’ dalla foresta e occuparci del singolo albero. I medici devono tornare a fare i medici, in particolare per fragili e anziani. Bisogna accertare la condizione di risposta in atto che è molto variabile da persona a persona. Francamente in un paese avanzato lo stile da sanità pubblica che interviene in maniera indiscriminata con una terza dose a tutti, mi lascia perplesso per molti versi. C’è invece da capire cosa è successo nelle persone che hanno avuto vaccinazione completa ma che versano in determinate condizioni ovvero una minor capacità di risposta perché in questi casi c’è da domandarsi se la terza dose può avere un’efficacia. Se non rispondi, non rispondi”.
L’illustre virologo promuove il vaccino “ultra benedetto” su tutta la linea: “Ci proteggerà da una pesante ondata perché sicuramente ne arriverà un’altra, ma resta sempre un vaccino impostato sul virus che circolava a Wuhan nel marzo 2020. Il discorso da fare è lavorare e costringere le cause farmaceutiche a fare un vaccino che copra una variante ormai dominante. Con la ricerca siamo riusciti a individuare e dividere già 4-5 modalità differenti di risposta all’infezione e al vaccino. E si è visto che raramente i vaccinati che si infettano, manifestano sintomi del Covid”.
Alla domanda se l’immunologo americano Anthony Fauci sia stato obiettivo a prevedere un’uscita dalla pandemia per la primavera 2022, il professor Galli scuote la testa: “Ne dubito. Non sono d’accordo, questa volta credo che Fauci sia stato fin troppo ottimista. I paesi che hanno vaccinato molto vivranno un possibile e importante spartiacque nella primavera 2022 però abbiamo tanti paesi in cui la vaccinazione non è arrivata ed è un dramma. Non avremo la soluzione del Covid in un solo paese o solo in quelli ricchi. I vaccini che devono rispettare la catena del freddo non si prestano a facilitare le inoculazioni, attenzione quindi a sparare su altri come AstraZeneca. Lo sapete che è il più utilizzato al mondo?! Più di 160 paesi contro i 100 di Pfizer”.