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In onda, Roberto Speranza annuncia l'obbligo vaccinale. Poi precisa “niente sconti sui tamponi”

Giorgia Peretti
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“Faremo tutte le valutazioni”, così Roberto Speranza preannuncia l’ipotesi di un obbligo vaccinale a “In Onda”. Il ministro della Salute è ospite nel talk show dell’access prime time di La 7, condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo, dove interviene sui temi caldi delle ultime settimane, dall’estensione del green pass alla possibilità di una terza somministrazione del vaccino anti Covid-19. Il numero delle prenotazioni è in crescendo, sottolinea Speranza, ma il richiamo all’obbligo vaccinale non viene sottovalutato. “Finora, noi abbiamo usato l'arma della persuasione fatta eccezione per gli operatori sanitari. Oggi l'obbligo di vaccinazione esiste soltanto per il personale sanitario poi c'è un utilizzo significativo ed estensivo del green pass, il governo farà le sue valutazioni ci diamo ancora un margine di tempo per poter vedere quanto cresce la curva, dove arriviamo, che area residua di resistenza alla vaccinazione può permanere e poi faremo tutte le valutazioni del caso però la risposta degli italiani è davvero straordinaria”, fa sapere il ministro.

 

 

“La nostra curva - continua - prevede che l'80% venga raggiunto alla fine del mese di settembre. Poi vedremo se con le sole armi della persuasione del green pass ci saranno le condizioni per crescere ancora e metterci sicurezza contro il Covid bene, altrimenti faremo tutte le altre valutazioni". Poi sulla proposta del leader della Lega Matteo Salvini, di rendere gratuiti i tamponi ed estendere il green pass al maggior numero di persone concedendo loro la normale ripresa delle attività sociali, Speranza appare contrariato: “La linea che abbiamo scelto di abbassare il prezzo del tampone è corretta. Noi dobbiamo giocare tutte le nostre energie per incentivare non disincentivare la vaccinazione. La linea del governo deve essere confermata e quanto alla Lega risponde delle proprie azioni di fronte agli italiani, di fronte al Parlamento e anche in governo. I provvedimenti che abbiamo approvato le abbiamo approvate all'unanimità senza nessuna forzatura ed è chiaro che le forze politiche devono mantenere una coerenza rispetto a quello che hanno fatto in Consiglio dei ministri”. Poi conclude il rimprovero: “Non si giustifica sinceramente che si vota in un modo poche settimane fa in Consiglio dei ministri e in modo poi difforme in Commissione quindi io mi auguro che questo tema rientri pienamente nelle prossime ore”.

 

 

Quanto alla terza dose “sarà probabile a chi ha problemi di risposta immunitaria non adeguata, penso alle persone che hanno maggiori problemi di salute e poi naturalmente quelli che sono stati vaccinati in un tempo molto anteriore quindi poi ci sarà anche la questione della tempistica dall'ultima dose”. E per coloro che godono di una buona salute? Speranza risponde così: “Valutazione da farsi per tutti anche ai più giovani, valuteremo in base alla risposta anticorpale”.

 

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