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Le scuse di Roberto Burioni dopo la gaffe social che aveva messo alla gogna il ristorante in Sicilia

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Un equivoco chiarito e pace fatta. Un post su Twitter del professor Roberto Burioni aveva scatenato una tempesta di insulti contro il ristorante siciliano Antò Pizza, Fritti che veniva accusato di aver fatto sedare nella zona interna del locale un gruppo di persone che non possedeva il green pass. In realtà la storia è diversa ed è stato soltanto un trucco di un attivista no green pass, Santi Daniele Zuccarello, che ha voluto far credere di aver mangiato al chiuso senza certificazione verde quando in realtà lui e i suoi commensali hanno cenato in un gazebo, una fattispecie che non richiede il green pass. Burioni, grazie all’intermediazione del direttore de Il Tempo Franco Bechis, ha riconosciuto l’errore, scusandosi pubblicamente: “Devo scusarmi per un post nel quale ho involontariamente riportato una notizia errata. La tavolata di siciliani senza green pass non si trovava, come sembrava dal loro post, all’interno, ma in un gazebo dove non è necessario il green pass, come evidente da questa foto. Mi scuso dunque con gli interessati (in particolare con il locale) e ringrazio Bechis che mi ha segnalato l’errore consentendomi di correggerlo. Bisogna però dire che il post era palesemente scritto per fare capire quello che ho capito (non da solo), visto il tono e il testo molto esplicito. Ma il locale non c’entra! In ogni caso rimane valido il messaggio, non cenate all’interno senza green pass”.

 

 

Antonio Paratore, titolare del locale, ha accettato le scuse del virologo e lo ha invitato a venire a mangiare una pizza insieme, scherzando sulla rigorosa necessità di portare con sé il Green Pass: “Antò’ è stato accusato di aver fatto accomodare all'interno del suo locale un gruppo di persone sprovviste di Green Pass, capitanate da un attivista contrario all'imposizione del tesserino per poter accedere in posti nei quali un contagiato inconsapevole potrebbe fare bei danni agli altri. Antò ha sùbito per ore una valanga di critiche e di recensioni negative gratuite da parte di mezza Italia, persone che, fino a ieri, neanche sapevano che Antò esistesse. Antò, però, sa che le bugie hanno le gambe corte, perché le cose non erano andate affatto in quel modo e che la foto, per l'inquadratura, poteva dimostrare un qualcosa che non era vero. Il gruppo stava fuori, nel gazebo che Anto' ha proprio fronte mare. Così, si è arrivati a poter far sapere al prof. Burioni che, non solo aveva forse ecceduto un po' con una pur comprensibile rabbia ma che, data la sua popolarità, aveva esposto Anto' ad un pubblico ludibrio che oggi si chiama gogna mediatica e dato della notorietà ad un attivista decisamente contrario alle sue idee. Per fortuna, l'uomo di Scienza ha prevalso e sono arrivate le scuse e la smentita. Anto' quindi aspetta il prof. Burioni per una bella pizza insieme. Basta - conclude il post su Facebook del ristoratore siciliano - che si porti il green pass, che non è detto che ci sia posto nel gazebo fuori, come è invece accaduto all'attivista no-green pass”.

 

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