Roberto Burioni, furia per la Sicilia in zona gialla. "Se vi viene un infarto..." così mette alla gogna i ribelli del green pass
La Sicilia da lunedì 30 agosto tornerà in zona gialla. Troppi contagi sull'isola, con gli indicatori Covid come la pressione sanitaria in aumento che fanno scattare le restrizioni per la prima volta da fine giugno, quando tutta l'Italia era diventata "bianca". Un verdetto che pesa su chi ha rispettato le regole in questi mesi e fa puntare a molti il dito contro quelli che invece non hanno fatto nulla per arginare i contagi. Il virologo Roberto Burioni è furioso per la deriva siciliana, tanto che arriva a prendere di mira sui social chi ha ostentato come un vanto il non rispetto delle regole.
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"Grazie a questi irresponsabili (avventori e gestori) da lunedì la Sicilia è in zona gialla. Se martedì (Dio non voglia!) siete in Sicilia, vi viene un infarto e trovate la rianimazione piena sapete chi ringraziare", è il tweet del professore che rilancia il post di Facebook di Santi Daniele Zuccarello, commercialista ed ex consigliere comunale a Messina. L'uomo aveva pubblicato un selfie con un'allegra comitiva a tavola, al ristorante. "Da Roma alla Sicilia è un soffio. Francesca ed altri amici arrivati in Sicilia hanno voluto conoscermi di persona e tutti insieme siamo andati a mangiare una bella pizza. Chiaramente senza greenpass", si vantava il commercialista, che chiosava: "Ricordatevi non siamo soli, la rete ci aiuta e siamo tanti! #noinonsiamoricattabili".
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Un atteggiamento inaccettabile per Burioni che mette alla berlina dalla sua bacheca il commercialista no green pass.
Intanto da lunedì la Sicilia cambia colore, l'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza è scritta. I numeri parlavano già chiaro, ma ora è arrivata l’ufficialità. Nell’estate sono stati rivisti i parametri che fanno scattare il passaggio da una fascia a un’altea, e la Sicilia registra numeri da zona gialla, con un 19,4% di occupazione di letti in area medica (contro il 15%) e il 12,1% in terapia intensiva (la soglia è 10%).
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Secondo il monitoraggio dell’Iss di venerdì 27 agosto la Regione è anche classificata a rischio moderato ma con "un’alta progressione di escalation nei prossimi 30 giorni". Inoltre la Sicilia è tra quelle che registrano dati più bassi relativi alla popolazione vaccinata: il 55,2% ha ricevuto entrambe le dose contro il 62% della media italiana e solo l’8,4% è in attesa della seconda dose.