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Controllori anti-Covid sugli autobus, Belpietro smaschera il bluff di Giovannini: "Comico e ridicolo"
Controllori sui bus per far rispettare l'obbligo di mascherina e distanziamento? Solo un bluff. Ne è convinto Maurizio Belpietro intervenuto giovedì 26agosto a Morning News, su Canale 5. Numeri alla mano la strada indicata dal ministro Enrico Giovannini è improponibile e propagandistica. Il dirett9re de La Verità fa l'esempio di Roma: "Su 35mila corse ci sono 250 verificatori che fanno turni, malattie, ferie... E a Milano su 25mila corse sono 130" ai quali si aggiungono 100 steward, "che fa più raffinato" rispetto alla parola assistente, assunti recentemente.
Il problema non è solo numerico, ma di sostanza. "Questi controllori non hanno alcun titolo per verificare la mascherina. Non possono fermare le persone, se uno vuole salire che fanno, si mettono davanti la porta? È una cosa comica e ridicola di un provvedimento raffazzonato e fatto all'ultimo momento" mentre stanno per cominciare le lezioni. "Giovannini è scomparso dai radar per mesi - attacca Belpietro - e ora ricompare improvvisamente per dire: riportiamo i controllori sui mezzi. Senza contare che ci sono già...". "Vedrete, finirà a botte" è la previsione del giornalista.
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Il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibile a margine del Meeting di Rimini aveva spiegato i dettagli delle nuove linee guida sui trasporti, in base alle quali aumenteranno i compiti dei controllori, dal possesso del titolo di viaggio alla richiesta di green pass e distanziamento.
"Il rischio di reazioni scorrette da parte di chi non paga il biglietto o di chi non vuole essere sanzionato per l’uso della mascherina sono una possibilità come lo erano prima - aggiunge - la situazione è estremamente variegata, naturalmente la prossima settimana ci sederemo con le associazioni sindacali per discutere dell’attuazione. Questi aspetti dipendono soprattutto dalle aziende locali, dalle Regione e dai Comuni perchè il trasporto pubblico locale ha a che fare con le loro funzioni, lo Stato ha il compito di dettare le linee guida e finanziare il sistema. "Esiste già una normativa, la Legge di bilancio del 2021, che prevede la possibilità per i controllori" sui mezzi pubblici "di fare anche il controllo del rispetto delle norme sanitarie. Dovranno essere le Regioni a discutere con le aziende che fanno trasporto pubblico locale, su come potenziare eventualmente questo servizio":