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Afghanistan, martedì il G7 straordinario. Bomba umanitaria, la mossa di Boris Johnson

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 Non si può più perdere tempo sull'Afghanistan. Così il primo ministro britannico Boris Johnson ha convocato un G7 straordinario per martedì 24 agosto. "Convocherò i leader" sei Paesi del summit "per colloqui urgenti sulla situazione in Afghanistan. È fondamentale che la comunità internazionale lavori insieme per garantire evacuazioni sicure, prevenire una crisi umanitaria e sostenere il popolo afghano per assicurarsi i risultati ottenuti negli ultimi 20 anni" si legge sul profilo Twitter di Boris Johnson, presidente di turno del G7.  

 

Una riunione in videoconferenza che riguarderà i leader dei Paesi membri Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Unione europea. Saranno assenti, pertanto, due player fondamentali come Russia e Cina, ma iniziano a circolare voci di una possibile estensione del vertice almeno a Pechino. 

 

Intanto a Kabul e in altre zone del paese è il caos, dovpo il ritiro delle forze armate Usa ordinato dal presidente Joe Biden e il rientro dei talebani al potere. Il capo del Consiglio di guida dei talebani, Amir Khan Motaqi, critica gli Stati Uniti per la situazione all’aeroporto di Kabul. In un audio pubblicato online oggi ha accusato gli Usa: "Tutto l’Afghanistan è sicuro ma l’aeroporto che è gestito dagli americani è l’anarchia", ha detto.

 

L’Amministrazione Biden ha attivato la Civil Reserve Air Fleet per aumentare il ritmo delle evacuazioni da Kabul mentre sembrano deteriorarsi le condizioni di sicurezza intorno all’aeroporto e crescono i timori per possibili attacchi dell’Isis. Lo ha annunciato il Pentagono, spiegando che 18 aerei commerciali saranno utilizzati per fare la spola tra gli Usa e le basi statunitensi in Qatar, Germania e Bahrein, dove si trovano in attesa molte persone già evacuate dall’Afghanistan. 

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