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Pacchi fasulli e oggetti sacri, ecco le truffe agli anziani

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Le truffe agli anziani sono un problema che i Carabinieri affrontano purtroppo quotidianamente. L’estate per i nostri anziani infatti è un momento dell’anno in cui divengono maggiormente vulnerabili. Le vittime vengono studiate, i malviventi hanno cura infatti di acquisire informazioni utili all’operazione. Generalmente la tecnica è quella di una telefonata preventiva, in cui viene preannunciato l’arrivo di un corriere per consegna di un fantomatico pacco ordinato su internet dal nipote, dal figlio ecc. Il malcapitato così riceve il pacco a fronte del pagamento di un paio di migliaia di euro.

Altro esempio di truffa è la chiamata di un sedicente avvocato che difenderebbe il nipote coinvolto in un incidente mortale, per salvare il quale dall’arresto è indispensabile pagare una cauzione. Ci sono stati casi di truffa attraverso la vendita di oggetti sacri, mandati da un prete o dal vescovo. Il più delle volte accade che la persona truffata si vergogni di essere caduta vittima di un raggiro e pertanto non sporge denuncia.

 

 

 

 

 

Per prevenire questo tipo di reati i Carabinieri consigliano di non fidarsi della persona che si presenta, di non aprire la porta, di contattare subito il parente interessato o qualcun altro parente prossimo. Gli anziani vivono soli e il malvivente approfitta della solitudine che aumenta appunto nei periodi di ferie, quando le città e i centri abitati si svuotano. Importante contattare i numeri della forze dell’ordine quando si ha anche il semplice sospetto di un raggiro.

Attenzione particolare va a una delle ultime trovate del mondo della microcriminalità: la truffa dello specchietto. Per mettere in pratica questo illecito, spiegano i Carabinieri, viene scelto l’automobilista anziano e, dopo aver lanciato un sasso vicino alla sua macchina o aver provocato un rumore che lo desta, il malvivente mostra lo specchietto danneggiato, fingendo poi di scendere a un compromesso "bonario", ovvero senza coinvolgere l’assicurazione, dietro pagamento di 150/200 euro da parte dell’adescato.

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