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Covid, crescono morti e ricoveri. Quali regioni rischiano la zona gialla

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Salgono ancora i decessi legati al coronavirus in Italia, 31 in 24 ore, mentre i nuovi casi sono 5.636. Anche per quanto riguarda i contagi si registra dunque un aumento, ma legato al numero più che doppio di test effettuati: il tasso di positività torna infatti a scendere, dal 4,1% al 2,3%.

Sul fronte della pressione sugli ospedali, per la prima volta dopo molti giorni non aumentano i posti di terapia intensiva occupati da pazienti Covid, che sono 322 (-1), mentre continuano ad aumentare i ricoveri nei reparti ordinari, che sono arrivati a 1.880, 94 in più.

I ricoverati sono nella stragrande maggioranza pazienti non vaccinati, come nel caso dello Spallanzani, a Roma, dove nessuno dei ricoverati per Covid ha ricevuto il vaccino. Sono infine ancora in aumento gli attualmente positivi: oggi sono 116.323, 1.468 più di ieri.

Aumenta di un punto percentuale il tasso di posti occupati in terapia intensiva: la media italiana si attesta intorno al 4%, secondo i dati del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 9 agosto. Stabili i ricoveri in area non critica, fermi al 5%. Le regioni fanno i conti con il rischio di perdere la 'fascia bianca', se i ricoveri continueranno a salire con questo ritmo. Il tasso, infatti, cresce in 4 regioni: Emilia Romagna (che raggiunge il 4%), Lazio (che arriva al 7%), Lombardia (che arriva al 3%) e Toscana (che arriva al 5%). Stabile la Sardegna all'11%, oltre la soglia del 10%, uno dei nuovi parametri per il cambio di colore. Stabile anche al 7% la Sicilia, regione dove invece crescono i ricoveri in area non critica, arrivando al 14%.

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