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"Numeri senza significato" Zangrillo sbotta sui dati del Covid: basta con questo attacco quotidiano

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Basta con lo stillicidio del numero dei contagi quotidiani. in questa fase della pandemia sono altre le informazioni più utili. Alberto Zangrillo da mesi chiede che vengano cambiate le modalità di comunicazione sui dati del Covide e recentemente è tornato alla carica: "Comunicare ogni giorno un numero non reale di contagiati Covid-19 è operazione dannosa, ridicola, inutile", aveva twittato il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano e prorettore all’università Vita-Salute.

 

"Per gli Italiani responsabili e sani di mente, sotto quotidiano attacco mediatico, questi numeri non hanno alcun significato" ha scritto sempre su Twitter sabato 7 agosto postando l'immagine del bollettino giornaliero con casi positivi, tamponi effettuati, percentuale di positività e via dicendo. 

 

Anche infettivologo Matteo Bassetti nei giorni aveva fatto un ragionamento simile. "Cominciamo a non contare più quei soggetti che sono diventati negativi al virus, perché non è corretta una conta di questo tipo. È evidente che, se sommi un mattone e un muro, quel mattone fa andare il muro sopra una certa misura", ha affermato ricordando anche nelle terapie intensive si trovano ancora soggetti ricoverati dalla terza ondata, ormai negativizzati.

 

Meglio concentrarsi sulla pressione sulle strutture sanitarie. In base ai dati di ieri i pazienti ricoverati sono 2.533, 84 in più rispetto a venerdì, e nei reparti di terapia intensiva ci sono 288 malati, 11 in più in 24 ore. L’Istituto superiore di sanità ribadisce che la circolazione della variante Delta è ormai, in Italia come in Europa, "largamente prevalente". Questo comporta una maggior trasmissibilità, con aumento dei casi, e secondo l’Iss, "una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità". 

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