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Italia spaccata in due sul meteo. Maltempo al Nord, afa al Sud
È esondato il Seveso a Milano, il lago di Como non ha retto e acqua e detriti si sono riversati lungo le vie cittadine. Disagi in Valtellina dove nella notte, a Trivigno, è stato evacuato un campeggio gestito dagli scout. Nel Veronese e nel Rodigino è pre-allerta per la piena dell’Adige. Il maltempo flagella il nord Italia, mentre il Sud combatte con afa e siccità. Il lago di Como è esondato invadendo il lungolago, fino a piazza Cavour. Le acque hanno infatti toccato i 134 centimetri (il livello massimo fissato a 120 centimetri) a seguito delle forti piogge cadute nel Comasco e nel Lecchese. L’acqua ha raggiunto le strade della città portando con sé detriti. A causa dell’esondazione il lungolago Trieste è stato chiuso al traffico. L’allerta nella zona resta alta, tanto che il capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in audizione in videoconferenza presso la commissione Ambiente della Camera, ha ammesso che «sono centinaia le potenziali frane che si possono attivare e che sono anche mappate». Nel Comune di Dervio, nel Lecchese, sono state evacuate un centinaio di persone da un campeggio a scopo preventivo a causa di una parziale esondazione del torrente Varrone (rientrate poi nella notte). A Milano si è registrata una limitata esondazione del fiume Seveso ed un significativo aumento delle portate del Lambro, mentre in provincia di Bergamo il fiume Brembo è sorvegliato a vista a causa delle abbondanti piogge che hanno fatto salire il livello. Gli allagamenti delle intense precipitazioni nel Comune di Albate, in provincia di Como, hanno inoltre portato all’interruzione temporanea della linea ferroviaria Milano - Chiasso. Lunedì sera, arriveranno in Lombardia i tecnici del Dipartimento nazionale Protezione civile che effettueranno sopralluoghi nei territori lombardi più colpiti: martedì e mercoledì sono in programma le perlustrazioni da parte dei tecnici per la verifica dei danni relativa all’accertamento dello stato di emergenza.
Intanto, nel nord-est, la Protezione civile del Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità idrogeologica con stato di pre-allarme sui bacini idrografici di Adige-Garda e Monti Lessini; Po, Fissero-Tartaro-CanalBianco e Basso Adige; Basso Brenta -Bacchiglione. La criticità idraulica arancione è riferita al transito della piena del fiume Adige. Il transito del picco di piena a Verona è previsto per la tarda serata di oggi e a Legnago nella mattinata di domani.
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Secondo i metereologi, il maltempo oggi dovrebbe lasciare la penisola. Fra domani e domenica però una nuova perturbazione (la numero 3) porterà piogge e temporali prevalentemente sulle Alpi e l’alta pianura padana, mentre le temperature, soprattutto domenica, torneranno a risalire verso i 35 gradi su Emilia Romagna e regioni centrali, e verso i 40 gradi sulle regioni meridionali decretando così l’inizio della quarta ondata di calore di questa estate.