il decreto del governo
Stretta finale sul green pass per scuola e trasporti, scatta l'obbligo. Il piano di Speranza per imporlo ovunque
Il governo ha deciso sul green pass e sulla nuova infornata di regole: prima arriva l'estensione dell'obbligo a scuola che terrà per il momento a riparo gli studenti, poi tutto il resto.
Scatta l'obbligo per professori e personale scolastico, dunque, nel decreto che giovedì 5 agosto sarà ultimato dal governo oltre al delicato tema dei trasporti. Per salire su aerei, treni e navi - scrive il Corriere - servirà il certificato verde che attesta l'avvenuta somministrazione di almeno una dose di vaccino - ma anche guarigione o tampone negativo - dall'1 settembre. La stessa data potrebbe essere quella stabilita per il personale delle scuole.
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Dovrebbero restare fuori dal decreto decisioni sul green pass per i lavoratori delle imprese e del trasporto pubblico locale, che si andrebbe ad aggiungere a quello di lunga percorrenza. La strategia del governo sembra quella di arrivare gradualmente a un obbligo vaccinale di fatto, estendendo le attività per cui è necessario il green pass. "Gradualmente ci si può arrivare, ma procediamo un passo alla volta" è il virgolettato attribuito al ministro Roberto Speranza in relazione ai trasporti. Il ministro "resta però convinto della necessità di estendere il green pass il più possibile per combattere il virus e la variante Delta" sottolinea il Corsera. Insomma, parte del governo spinge per una nuova, profonda stretta, e le frizioni con la Lega sono inevitabili.
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Intanto domani a Palazzo Chigi si riunirà la cabina di regia con i capi delegazione dei partiti e i vertici del Cts, Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Poi sarà la volta del tavolo tra Draghi e i ministri Gelmini e Speranza che incontreranno i presidenti delle Regioni sulle nuove norme. Allora si potrà andare in Cdm. L'obiettivo del governo è far partire il nuovo decreto il 6 agosto, come il precedente.
Data a partire della quale servirà il pass verde per sedersi al tavolo di un ristorante al chiuso, entrare in palestre, piscine, centri termali e altri luoghi a rischio di assembramento: cinema, teatri, sale da concerto, stadi o palazzetti sportivi, eventi, convegni e congressi.