Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

"Dove operano gli hacker", altro che Germania. Il sospetto di Molinari, bomba sull'attacco alla Regione Lazio

  • a
  • a
  • a

C'è l'attacco hacker alla piattaforma vaccinale della Regione Lazio al centro della discussione a In Onda, il programma di La7 condotto da Concita De Gregorio e David Parenzo lunedì 2 agosto.

Il direttore di Repubblica Maurizio Molinari fornisce dettagli su quanto raccolto in queste ore sui cyber-criminali che hanno messo nel mirino il sistema informatico regionale alle prese con la vaccinazione anti-Covid, e insiste su un punto ben preciso, quello che porta dalle parti di Mosca. 

 

"L'ultimo rimbalzo" dell'attacco informatico "è arrivato dal territorio tedesco ma in genere" i cyber-criminali "operano dai territori dell'ex Unione sovietica", dice Molinari che continua: "Prendono in affitto piattaforme di software a prezzi molto bassi, 400-500 euro". Si tratta di programmi "aggressivi che riescono  a imprigionare intere banche dati per poi chiedere riscatti con cifre che vanno dai 500 mila ai 4 milioni di euro", spiega il direttore di Repubblica. 

 

Il fine di questi "pirati, criminali del nostro tempo", dice Molinari, "è quello di arricchirsi. Sono riusciti a farlo in Italia per la prima volta perché abbiamo difese cibernetiche molto basse". Ma anche Paesi ad alto tasso tecnologico come gli Stati Uniti e l'Irlanda "sono stati costretti a pagare" in seguito a ransomware, attacchi che prevedono la richiesta di un riscatto, di solito in Bitcoin. 

La De Gregorio allora chiede se l'obiettivo  della piattaforma vaccinale è stato scelto con un intento preciso. È una "fantascienza quella che vuole i nemici della vaccinazione in azione", chiede la giornalista con riferimento al movente No-Vax per l'attacco. "Non possiamo escludere che questi criminali abbiano simpatie politiche" perché "sono anti-Stato, ma fino a questo momento l'argomento prevalente è quello criminale, non quello politico". 

 

Insomma, a quanto pare i No-Vax non c'entrano, siamo davanti a criminali che usano le più moderne tecnologie per fare tanti, tanti soldi. 

Poi si parla del linguaggio "bellico" usato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha parlato di "attacco terroristico". Il governatore "si richiama molto al linguaggio del presidente Joe Biden nell'incontro a Ginevra con il presidente russo" Vladimir Putin, risponde Molinari che torna a tirare in ballo, seppur indirettamente la Russia. "Queste organizzazioni militari operano prevalentemente dalla Russia o da territori limitrofi"  afferma il giornalista secondo cui Mosca "ha sempre negato di aver dato loro copertura o legittimità" ma il dato di fatto è "che provengono da lì". "Nessuno può provare che ci sia una complicità diretta, ma il dati di fatto è che  i cybercriminali operano dai territori russi". 

Dai blog