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Hub vaccinali nelle scuole per proteggere gli studenti dal rischio Covid

Giusi Brega
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Il 6 agosto si avvicina. Dopo quella data per poter frequentare luoghi pubblici o partecipare ad eventi bisognerà mostrare il pass verde all’ingresso per certificare di aver completato la vaccinazione, di aver fatto almeno la prima dose nei 14 giorni prima o essere guariti dal Covid nei sei mesi precedenti. Per gli altri sarà necessario un certificato provvisorio con un tampone negativo eseguito nelle precedenti 48 ore. Un rimedio che, alla lunga, finirà per incidere economicamente sulle tasche di chi non vuole o non può vaccinarsi. «Il commissario Figliuolo sta predisponendo un provvedimento che preveda un prezzo ribassato dei tamponi. Si parla di un prezzo di 6-7 euro», spiega Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. «Un primo passo - ottenere per i tamponi un prezzo calmierato - che credo si concretizzerà già nei prossimi giorni, ovviamente prima dell’entrata in vigore del green pass», prosegue Costa. Che assicura: «C’è una disponibilità anche da parte delle Regioni di contribuire per cercare di abbattere ulteriormente questi costi».

 

 

E sulla gratuità dei tamponi dichiara: «È un tema sul quale dobbiamo fare una riflessione». Più tranchant il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, che nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale sul Covid taglia corto: «Una volta che ci si vaccina non c’è bisogno di fare altro», spiegando che il green pass serve anche a «indurre le persone a vaccinarsi». Tra queste spicca sicuramente il personale scolastico. Anche perché, sebbene su scala nazionale l’85% degli insegnanti sia vaccinato, tra le Regioni ci sono differenze profonde: i docenti non immunizzati in Sicilia sono il 43%, nella provincia di Bolzano il 38%, il 34% in Liguria, il 33% in Sardegna e il 32% in Calabria. «È assurdo che chi è a contatto con decine di ragazzi non sia vaccinato. Se una persona è a contatto con gli altri deve essere vaccinata, parlo del personale scolastico», dichiara il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ribadendo che «non c’è nulla di scandaloso nell’obbligo vaccinale». Sempre Costa rilancia: «Dobbiamo portare i vaccini a scuola». E ancora: «Si possono prevedere dei punti di vaccinazione nelle scuole dal 30 di agosto al 15 di settembre, con una vera e propria campagna di vaccinazione all’interno delle scuole». Proposta accolta positivamente da Giannelli che replica: «È una buona idea». E si dice pronto a collaborare.

 

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