Il governo insegue bambini e ragazzi con la siringa: vaccini anche a scuola
Il governo insegue giovani e giovanissimi per avvicinarsi il più possibile all'immunità di gregge ed evitare il boom dei contagi di Covid alla riapertura delle scuol.e. Per questo si sta pensando a portare il vaccino "a domicilio", ovvero all'interno degli istituti,
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"Credo che dobbiamo portare i vaccini a scuola, abbiamo fatto una proposta ieri: si possono prevedere dei punti di vaccinazione nelle scuole dal 30 di agosto al 15 di settembre, con una vera e propria campagna di vaccinazione all’interno delle scuole. Credo che sia anche un messaggio bello, positivo. La vaccinazione dei giovani è importante, significa non permettere al virus di circolare", ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervistato da Rtl 102.5.
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In ballo ci sono le lezioni in presenza dopo i disagi, non più sopportsbili, relativi alal Dad. "Riprendere l’anno scolastico in presenza è un obiettivo che non possiamo fallire. Dobbiamo partire dalla vaccinazione del personale scolastico, ad oggi ci sono circa 200mila concittadini non vaccinati - dice ancora Costa - Abbiamo chiesto alle Regioni di avere dati precisi. Confidiamo attraverso un’opera di sensibilizzazione di poterli vaccinare, qualora il problema dovesse persistere dobbiamo prevedere l’ipotesi di introdurre l’obbligo per questa categoria".
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Ma il contagio tra i giovani non riguarda solo la classe. Anzi, gli assembramenti spesso di creano durante gli spostamenti. "Per quanto riguarda i trasporti c’è un tavolo aperto con le Regioni, nella prossima settimana verranno fatte delle scelte. È chiaro che dobbiamo fare degli investimenti, dobbiamo potenziare il servizio di trasporto scolastico, garantire l’accesso in sicurezza ai nostri ragazzi".