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«Riconoscere Sputnik o saranno guai per il turismo»

L'allarme di D'amato: «Senza questo passo, migliaia di visitatori in meno»

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Riconoscere lo Sputnik come efficace al fine di ottenere il "passaporto" vaccinale o per il turismo saranno guai, proprio in un momento in cui l'intero settore sta tentando, a fatica, di rilanciarsi tra mille difficoltà. E' quanto chiede l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato.

«Il mancato riconoscimento ai fini di avvenuta vaccinazione dello Sputnik è un danno al nostro settore turistico poiché viene meno il flusso proveniente dalla Federazione Russa, che è stato sempre significativo per il nostro paese e anche per Roma Capitale. - ha dichiarato l'assessore - Penso sia utile studiare delle formule che consentano ai fini del Pass, il riconoscimento di questo farmaco, superando così un paradosso che vede lo Sputnik adatto al progetto Covax, gestito dall’OMS per garantire a tutti i paesi del mondo l’accesso al vaccino, per poi non riconoscerlo come certificazione vaccinale. Questa questione riguarda anche diversi cittadini italiani che lavorano in Russia e i cittadini di San Marino che hanno ricevuto questo vaccino».

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