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Il green pass misura per ricchi: il comunista Rizzo a Stasera Italia si scaglia contro l'Italietta di Mario Draghi

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Il green pass di Mario Draghi? Una misura che non piace anche ai comunisti. A spiegarlo è Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista italiano, nel corso della puntata del 28 luglio di Stasera Italia, programma serale di Rete4 condotto da Veronica Gentili. “Stiamo parlando in termini pratici dell’alta velocità e dei grandi trasporti, per andare sui regionali tutto questo non c’è. Per i trasporti pubblici non c’è green pass, poi basta prendere la linea della metro che dalla Stazione Termini di Roma va a Piazza Venezia e vedere che cosa c’è. Ci sono differenze di applicazione” l’accusa di Rizzo, che lancia una stilettata a Flavio Cattaneo, Vice Presidente Esecutivo di Italo, presente in studio e critico per le spese eccessive sostenute da Italo per prevenire il Covid, soldi buttati vista l’obbligo del green pass per i trasporti.

 

 

Poi Rizzo rincara la dose con un esempio pratico, attaccando frontalmente Draghi: “I poveri e la gente che porta avanti l’Italia sono un conto, poi c’è l’altra Italia che si può permettere un Qr code ed anche un tampone al giorno, che costa 22 euro. Chi li paga quei tamponi lì? Se uno è ricco potrebbe fare tamponi tutti i giorni e non vaccinarsi. È libertà? È un’Italietta, lo era quella di Giuseppe Conte e lo è anche questa di Mario Draghi. Se volevano fare il vaccino obbligatorio lo dovevano dire e si dovevano prendere la responsabilità nei confronti degli eventi avversi. Qua si vuole avere la botte piena e la moglie ubriaca, visto che - conclude Rizzo - le case farmaceutiche ti fanno firmare un documento in cui togli tutte le responsabilità possibili a loro”.

 

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