Il mistero del suicidio di Giuseppe De Donno: la Procura di Mantova apre un'inchiesta
I magistrati vogliono vederci chiaro sulla morte di Giuseppe De Donno. L’ex primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma e padre della terapia anti-Covid con il plasma iperimmune si è tolto la vita, almeno stando alle prime ricostruzioni, impiccandosi nella sua casa di Eremo di Curtatone. Gli inquirenti però vogliono valutare eventuali responsabilità di terzi e per questo la Procura di Mantova ha aperto un’inchiesta: sono già stati sentiti i familiari di De Donno e sono stati sequestrati cellulari e computer del medico.
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"Non ci volevo credere. Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande", aveva commentato Matteo Salvini su De Donno, che dai primi di giugno scorso aveva lasciato il nosocomio lombardo per diventare medico di famiglia a Porto Montovano.
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“Siamo profondamente colpiti e addolorati dalla tragica notizia della scomparsa del dottor De Donno, medico in prima linea nella lotta al Covid e promotore della terapia con plasma iperimmune. Alla sua famiglia, ai suoi cari e ai suoi colleghi va il cordoglio e la vicinanza di Fdi” il cordoglio della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Sui social network è divampata la polemica per la morte di De Donno, con numerose teorie complottistiche nate subito dopo il decesso.
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