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Dalle vacanze si rientrerà solo con il green pass: il governo prepara la svolta sui trasporti

Tommaso Carta
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Il green pass sarà obbligatorio su navi, aerei e treni a lunga percorrenza. Mentre non sarà necessario averlo per prendere l’autobus. È questa la linea che ha prevalso all’interno della maggioranza in vista del prossimo decreto che dovrà normare l’utilizzo del lasciapassare relativamente ai trasporti. Tuttavia, benché il decreto sia destinato ad arrivare presto, forse già in questa settimana, l’obbligo diventerebbe tale solo da metà agosto in poi, probabilmente nell’ultima decade. E questo per due motivi: per non mettere in difficoltà gli italiani che hanno già prenotato le vacanze e sono nell’imminenza della partenza. Ma per costringerli, al tempo stesso, a sottoporsi almeno al tampone prima del ritorno. In modo che non si verifichi quanto accaduto nel 2020, quando proprio il rientro dalle vacanze di svariati contagiati accese focolai di Covid in varie zone d’Italia.

 

 

Ad anticipare in qualche modo l’intenzione del governo è stato il presidente dell’istituto Superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro, in un’intervista a Repubblica, spiegando come l’estensione del green pass sia di fatto inevitabile. «Ricordo che è stato messo a punto a livello di Unione europea - ha detto - ed è nato per favorire la libera circolazione tra Paesi. Ha nel suo dna l’aspirazione a garantire la possibilità di muoversi». Nel governo il tema potrebbe incontrare la contrarietà della Lega, già polemica sulle limitazioni introdotte dall’ultimo decreto. Lo stop, in ogni caso, non investirà il trasporto pubblico locale. Alle Regioni, da questo punto di vista, è stato già dato mandato di organizzare un potenziamento del parco vetture. Ma il rischio che cambi poco prima dell’inizio dell’anno scolastico agita i sonni del premier Mario Draghi, non a caso sempre pronto a ribadire l’importanza di vaccinare anche i più giovani.

 

 

L’altro tema caldo al momento è quello del lavoro. Ieri a esprimersi sulla questione è stato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, favorevole all’obbligo del green pass per i lavoratori dipendenti: «L’obiettivo di fondo è consolidare la ripresa per recuperare il reddito e il prodotto perduti, per tutelare i posti di lavoro e perché in pandemia abbiamo contratto un debito astronomico. E l’unica minaccia a una crescita sostenuta oggi è il virus. Quella minaccia va ridotta al minimo possibile». Sulla questione, però, il governo non ha intenzione di muoversi unilateralmente, sebbene spinte simili siano arrivate, per i lavoratori della Pa, anche dal ministro Renato Brunetta. Possibile un incontro con i sindacati nei prossimi giorni, mentre è da segnalare la posizione di Federanziani che ha chiesto che sia reso obbligatorio il green pass per badanti e collaboratori domestici. Infine nel decreto dovrebbe entrare anche l’obbligo del lasciapassare per visitare i propri parenti in ospedale e accedere alle sale d’attesa dei pronto soccorso.

 

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