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Stress, depressione e obesità. I devastanti effetti della pandemia di Covid sulla mente

Alessio Buzzelli
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Nonostante non se ne parli ancora abbastanza, gli effetti nefasti della pandemia sulla salute psicologica e fisica della popolazione iniziano ad emergere con sempre maggiore evidenza. Ansia, stress e depressione dovuti all’isolamento sociale, ma anche un boom di obesità tra larghe fasce della popolazione, con tutte le conseguenze che ciò comporta sulla salute. Di questa emergenza nascosta e dei possibili rimedi ne abbiamo parlato con la Dottoressa Camilla Pizzoni, Direttore Tecnico dell’Osservatorio Pool Pharma e Direttore Scientifico dei laboratori dell’azienda lombarda leader mondiale nel segmento degli integratori alimentari.

Dottoressa Pizzoni, come la pandemia ha cambiato le abitudini alimentari degli italiani?
«A causa della pandemia, circa la metà degli italiani è aumentata di peso. Tra lockdown, smart working e una generale tendenza a consumare cibi meno salutari e alcolici, infatti, mantenere il peso forma e uno stile di vita sano è stata un'impresa ardua per molte persone. Da evidenziare anche come abbiano influito la crisi economica e il boom dei servizi di food delivery che, generalmente, incentivano il consumo di alimenti che causano l'aumento di peso. In Italia gli obesi sono circa 7 milioni, con un costo sanitario stimato intorno ai 9 miliardi di euro».

 

 

Secondo diversi studi, parallelamente, c’è stato anche un peggioramento generale anche della salute mentale della popolazione.
«Purtroppo sì. Lo testimoniano anche i risultati della ricerca realizzata negli scorsi mesi dall’Osservatorio Pool Pharma su un campione di 890 soggetti tra i 18 e i 65 anni. Le maggiori fragilità si sono rilevate tra le donne, i più giovani e tra coloro che hanno subito difficoltà economiche legate al lockdown. Il 63% degli intervistati afferma di avere disturbi di tipo ansioso, il 27% soffre di disturbi del sonno, mentre il 20% riferisce sintomi da stress post-traumatico. Numeri che devono far riflettere».

 

 

Come si possono prevenire questo tipo di disturbi?
«Ovviamente si parla di due disturbi – quelli alimentari e quelli psicologici – diversi tra loro, sebbene interdipendenti. Non c’è un modo univoco per affrontare questo tipo di situazioni, ma in entrambi i casi la prevenzione passa per tutta una serie di buone pratiche quotidiane da porre in essere. Nel caso di problemi legati al peso, ad esempio, è fondamentale ovviamente fare attività fisica e variare molto la dieta. Anche gli integratori alimentari possono aiutare molto per tornare in forma, ma purtroppo in un quadro dominato dalla sedentarietà e dalle cattive abitudini alimentari, perdere peso rapidamente con l'aiuto di questi prodotti potrebbe non bastare più. Per questo ad esempio Pool Pharma - in collaborazione con SISA (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione) – ha realizzato il Kilocal Program, ovvero un servizio online completamente gratuito, nato con l’obiettivo di aiutare le persone a rimettersi in forma nel modo giusto tramite l’ausilio di attività online ed esperti».
 

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