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Cosa c'è dietro il repulisti di Papa Francesco. Antonio Socci e il documento bomba sui "santoni"

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La bomba di Papa Francesco sui leader dei movimenti ecclesiali fa discutere chi si occupa di Chiesa e Vaticano ma "sta passando stranamente sotto silenzio sui media", scrive Antonio Socci su Libero in un articolo dal titolo "Bergoglio fa fuori i santoni dei gruppi cattolici".

 

Si tratta del decreto della Chiesa, di cui Il Tempo ha scritto, secondo cui organismi come  Comunione e Liberazione, Cammino neocatecumenale, Movimento dei Focolari, Rinnovamento nello Spirito e altri saranno chiamati a rinnovare i vertici. I segnale di Bergoglio è chiaro. A pagina 13 del documento ufficiale firmato l'11 giugno dal card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, naturalmente con il benestare del Papa, si legge ch è "necessaria la regolamentazione dei mandati delle cariche di governo quanto a durata e a numero, come anche la rappresentatività degli organi di governo, al fine di promuovere un sano ricambio e di prevenire appropriazioni che non hanno mancato di procurare violazioni e abusi".

Per tanto "la Santa Sede ha stabilito che le cariche direttive nei movimenti ecclesiali avranno una durata massima di cinque anni per due mandati consecutivi", ricorda Socci che cita Alberto Melloni: si tratta di una "liquidazione dei capi in carica".

 

Secondo il giornalista tra i primi a uscire sarà "don Julian Carron (che è al vertice di CL da ben sedici anni) e del suo stato maggiore". Ma la domanda è: perché questa decisione? "I movimenti ecclesiali sono fioriti fra gli anni del Concilio e il '68, quando una scristianizzazione galoppante stava desertificando le chiese. Sono nati da fondatori animati da grande passione evangelizzatrice, hanno coinvolto migliaia di persone, soprattutto fra quei giovani che ormai non si vedevano più nelle parrocchie - cpmmenta Socci -  Con i pontificati di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI hanno avuto il riconoscimento entusiastico della Chiesa che ha puntato su di loro per l'evangelizzazione. In effetti per decenni si è vissuta un'autentica primavera cattolica. I problemi sono cominciati (per la morte dei fondatori, ma non solo) negli ultimi 10-15 anni".

 

La spiegazione profonda è contenuta nelle righe del decreto "ma anche in una nota esplicativa del Dicastero dove si mettono in guardia i movimenti da rischi come 'forme di appropriazione del carisma, personalismi, accentramento delle funzioni nonché espressioni di autoreferenzialità, che facilmente cagionano gravi violazioni della dignità e della libertà personali e, finanche, veri e propri abusi. Un cattivo esercizio del governo, inoltre, crea inevitabilmente conflitti e tensioni che feriscono la comunione, indebolendo lo slancio missionario'".
 

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