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Situazione compromettente su Denise Pipitone, Anna Corona risentita dai pm

Giorgia Peretti
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Continua l’inchiesta di Quarto Grado sul caso di Denise Pipitone. Il programma in onda su Rete 4, sotto la conduzione di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero torna a far luce sul rapimento della bambina di Mazara Del Vallo, il 1° settembre del 2004. L’ultimo appuntamento della stagione, prima della pausa estiva, si chiude con uno speciale su Denise nonostante la recente diffida della mamma, Piera Maggio, nei confronti della trasmissione.

In questi giorni sta procedendo la serie di interrogatori ai nuovi testimoni sentiti dai pm della Procura di Marsala, con l’auspicio che qualcuno possa rilevare elementi di novità. Nel frattempo, però la pista familiare continua a prevalere, gli inquirenti si concentrano nello specifico su Anna Corona. L’ex moglie del padre biologico di Denise, Piero Pulizzi. Al centro delle indagini ci sarebbero gli spostamenti della donna in quella mattina di 17 anni fa attorno all’hotel Ruggero II, luogo di lavoro della Corona. E proprio attorno alla sua figura si incentra l’indiscrezione della puntata di venerdì 23 luglio. Stando a quanto riporta la trasmissione ci sarebbe “una situazione compromettente che riguarda uno dei due indagati”. Ricordiamo che la procura ha inserito nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave, nipote del testimone sordomuto Battista. Gli inquirenti procedono con l’ascolto delle testimonianze di cittadini mazaresi scongiurando quanto è accaduto con i coniugi romani che avevano dichiarato di aver visto una bambina nell’hotel Ruggero II, la stessa mattina della scomparsa di Denise. Storia prontamente smentita una volta scoperto che la coppia non villeggiava a Mazara Del Vallo in quel periodo.

 

 

 

 

 

“C'è una situazione compromettente che riguarda Anna Corona che è al vaglio degli inquirenti. – si apprende dal programma - Hanno anche nominato un tecnico per questo, staremo a vedere che risultati produrrà e se Anna Corona verrà chiamata o ci sarà addirittura un rinvio a giudizio.  Aspettiamo che gli inquirenti facciano il loro lavoro, intanto, a fine agosto verrà risentita, come da lei chiesto, la dottoressa Maria Angioni”. La giornalista incaricata del caso continua così: “questa situazione deve essere approfondita, chiamiamola “situazione” ecco. C’è anche un tecnico che lo farà, però aspettiamo il risultato delle indagini”.

Non è ancora chiaro se la suddetta "situazione compromettente" riguardi fatti del passato o elementi emersi durante l’ultima indagine, per il momento vige il segreto istruttorio e la giornalista ribadisce: “Non è opportuno dirlo al momento”.

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