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Mario Draghi ha deciso: green pass subito al ristorante, da settembre anche sulla metro

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L'obiettivo è bruciare i tempi, la curva dei contagi con la variante Delta rischia di mettere l'Italia nella stessa condizioni di altri Paesi e per evitare di tornare a chiudere e bloccare la ripresa economica occorre subito prendere provvedimenti. La linea del «green pass subito» si rafforza sempre di più nel governo, anche se restano le contrarietà della Lega e le perplessità delle Regioni di inserire criteri eccessivamente rigidi.

 

Fonti della maggioranza riferiscono che il premier Mario Draghi sia intenzionato a stringere sulle misure per evitare che si debba ritornare al coprifuoco. E quindi l'orientamento sarebbe quello di utilizzare il green pass anche per i ristoranti al chiuso. Il Comitato tecnico scientifico ieri non si è riunito ma avrebbe dato questa indicazione nei giorni scorsi. Chiedendo inoltre che si acceleri sulla somministrazione dei vaccini nelle scuole, tanto che non è escluso che si vada sull'obbligo per quanto riguarda il personale scolastico. Il governo inoltre dovrebbe estendere la proroga dello stato di emergenza fino alla fine di ottobre.

Domani si terra prima la cabina di regia e poi il Cdm che dovrebbe varare e probabilmente rendere operativo in tempi brevissimi un sistema premiale che favorisca un incremento delle vaccinazioni. Così chi non ha voluto farsi il vaccino sarà svantaggiato. Anche il presidente del Consiglio quindi sarebbe per la linea dell'ampliamento del green pass, anche se si cercherà di trovare una «via italiana». L'ipotesi di inserire regole più ferree per il green pass a seconda del quadro epidemiologico e le fasce a colore delle Regioni, contestualmente al cambio dei parametri, è una delle opzioni sul tavolo. Ma la soluzione potrebbe essere quella di estendere il green pass senza distinzioni.

È possibile che si vari un primo uso del green pass per agosto, con regole dure per eventi e ristoranti al chiuso, e un secondo green pass per settembre, più restrittivo, che vieti o limiti ogni tipo di trasporto, metropolitane comprese, a chi non è vaccinato, magari con carrozze dei treni ad hoc per chi ha invece ricevuto la doppia dose.

In ogni caso l'esecutivo dovrà trovare in queste ore un punto di caduta perchè ci sono molte resistenze da parte delle forze politiche che sostengono l'esecutivo. La Lega è contraria e si oppone nettamente anche all'idea di Letta di inserire l'obbligatorietà dei vaccini. Sul green pass «penso sia necessario dare il più rapidamente possibile un quadro di certezza ai cittadini e agli esercenti», dice il segretario Dem. «L'allargamento dell'utilizzo del green pass non ha senso, non c'è in quasi nessun paese d'Europa», il parere di Salvini. «Il green pass esteso può essere la soluzione per affrontare un aumento di contagi ed evitare una nuova stagione di restrizioni e chiusure che, purtroppo, si sta già affacciando in altri Paesi europei», la posizione del Movimento 5 stelle. Anche se pure i pentastellati punterebbero a non forzare la mano. «Al lavoro sulla via italiana all'estensione del green Pass, per consolidare gli spazi di libertà conquistati e per non tornare a chiudere il Paese», ha spiegato il ministro Gelmini che ieri ha avuto una riunione con i vertici del partito.

Intanto il presidente Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per oggi pomeriggio. Domani ci sarà la conferenza unificata straordinaria. Molti governatori non nascondono i propri dubbi sulla eventualità di utilizzare il green pass per esempio per i ristoranti al chiuso. Si discuterà nel governo e nella maggioranza anche sul «timing». Ma intanto lo scontro è sempre più acceso. «Immaginare di applicare un green pass come quello di Macron in Italia sarebbe un provvedimento economicida», dice Meloni.

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