Finanziamento illecito, indagati Renzi e Lucio Presta
Matteo Renzi e Lucio Presta sono indagati dalla Procura di Roma. L’indagine riguarda i reati di finanziamento illecito e false fatturazioni in relazione alla vicenda del documentario del leader di Iv su Firenze, "Firenze secondo me", realizzato dalla società di Presta Arcobaleno Tre. Nei giorni scorsi su delega dei pm romani è stata svolta una perquisizione nei confronti del produttore. L’attività ha riguardato i contratti stipulati dalla società con l’ex premier Renzi per la produzione del documentario. Nel corso della perquisizione sono stati acquisiti una serie di documenti.
L'Arcobaleno Tre esce dall'orbita di Lucio Presta
«Oggi alle cinque e mezza mi chiama un giornalista, Emiliano Fittipaldi, e mi dice ’senatore, ti comunico che sei indagato dalla procura di Romà. Di solito queste comunicazioni le fanno i magistrati o la polizia giudiziaria, in Italia l’informazione viene data da un giornalista...». Così Matteo Renzi in un video su Fb, dopo aver ricevuto la notizia di essere indagato per finanziamento illecito in relazione alla vicenda del documentario del leader di Iv su Firenze, ’Firenze secondo mè, realizzato dalla società di Lucio Presta, Arcobaleno Tre. «Questo avviso di garanzia non so in che cosa possa sostanziarsi, si parla di una mia attività professionale che sarebbe finanziamento illecito cosa che non sta né in cielo né in terra. Quando arriveranno gli atti, e non i tweet dei giornalisti, potremo confrontarci nella sede del processo. Quello che mi colpisce è che qualcuno pensa forse che io mi possa fermare di fronte a certe cose, innervosirmi o scoraggiarmi: chi mi conosce sa che io sono uno di quelli che davvero va controcorrente e che non ha avuto paura di andare contro tutto e tutti per cambiare un governo. Vi immaginate se possono farmi paura un qualche velato avvertimento o un qualche avviso di garanzia comunicato via stampa in un determinato giorno», ovvero quello dell’uscita del libro. «Sono casualità che si ripetono. L’altra volta quando ho fatto la presentazione del libro hanno arrestato mio babbo e mia mamma, stavolta si sono limitati a un avviso di garanzia...».
«Con molta tranquillità e determinazione, io dico che vado avanti con più decisione di prima, vado avanti a testa alta», prosegue Renzi nel video su Fb. «Quello che riguarda è tutto trasparente e tracciato. Io non ho niente da nascondere e nulla di cui vergognarmi. E quindi buon lavoro ai magistrati che facciano il loro dovere di indagare, noi siamo a loro disposizione». «Buon lavoro alla stampa e anche a chi non si lascia fermare. Io non ho paura di nessuno e di niente. Abbiamo mandato a casa un governo perchè le cose non funzionavano, lo rifarei oggi. Se qualcuno pensa mi passi il sorriso, non mi conosce. Certo mi dispiace per le persone coinvolte. Ma c’è l’assoluta consapevolezza non solo di non aver fatto nulla di illegale ma anche che la battaglia che stiamo facendo, è giusta. Controcorrente con più forza di prima».