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La variante Delta incombe sulle vacanze. "Si valutano misure per Spagna e Portogallo", Malta chiude le frontiere

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Mentre gli italiani stanno per partire per le vacanze, molti dopo aver effettuato una sola dose di vaccini, cresce la preoccupazione per la variante Delta in tutta Europa.  La curva epidemiologica in Italia non scende più, ha spiegato Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute nel consueto monitoraggio settimanale Covid. E ora fanno paura i dati di Spagna e Portogallo tanto che il governo valuta msure restrittive per i viaggiatori che possono arrivare da quei Paesi.

 

Non solo. Di fronte all’aumento di casi di Covid, Malta ha deciso la chiusura delle frontiere ai turisti non vaccinati. Il ministro della Sanità dell'isola, Chris Fearne, ha infatti annunciato che dal prossimo 14 luglio sarà obbligatorio per entrare nel Paese presentare un documento di vaccinazione. I bambini in viaggio con i genitori dovranno presentare i risultati di un test molecolare negativo. Malta diventa così il primo Paese europeo che richiede la vaccinazione obbligatoria per entrare.

 

Il paese del Mediterraneo ha inoltre deciso altre restrizioni dopo i 96 nuovi contagi, con un raddoppio del numero dei casi per il quarto giorno consecutivo. Da mercoledì prossimo chiuderanno le scuole di inglese che ogni estate attirano sull’isola migliaia di ragazzi.

Da sottolineare il fatto che le nuove misure non interessano solo i turisti, ma anche i maltesi non vaccinati che non potranno recarsi all’estero senza una specifica autorizzazione da parte delle autorità sanitarie mentre  i maltesi non vaccinati attualmente all’estero dovranno mettersi in quarantena dopo il loro rientro, informando le autorità sanitarie.

 

Mentre l'isola si blinda continua lo stallo degli oltre  70 ragazzi italiani, tutti, minorenni, rimasti bloccati sull’isola, in un albergo, mentre erano  in vacanza a Malta. Nel gruppo ci sono 21 positivi  al Covid con sintomi. "I ragazzi, tutti tra i 14 e i 15 anni, sono stanchi e qualcuno spaventato - spiega all'Adnkronos il padre di uno di loro - alcuni sono malati e necessitano di assistenza. Non possono stare soli. Le autorità maltesi hanno inviato una mail ai genitori dei ragazzi risultati positivi e scrivendo che sarebbero stati posti in quarantena per 13 giorni. Certo non so come si potrà risolvere: spero che l’ambasciata e il direttore dell’agenzia di viaggi, che ringrazio ancora una volta per l’aiuto e l’assistenza che da subito hanno dato ai ragazzi, riescano a risolvere questa situazione difficile e complicata".

 

Tornando alla situazione nel resto del continente, il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute Rezza ha espresso preoccupazione per "la situazione internazionale, quella europea. Abbiamo un Centro Europa con un’incidenza relativamente bassa - ha sottolineato durante il monitoraggio - Parlo dei grandi Paesi come la Germania, che ha politiche piuttosto caute, e la Francia. Abbiamo invece la Penisola Iberica, Spagna e Portogallo, che hanno un’incidenza che tende ad aumentare in maniera abbastanza importante". Pertanto "si stanno valutando alcune misure più rigide dai passeggeri in arrivo da Spagna e Portogallo. Vale però sempre l’appello alla responsabilità individuale”, ha detto Rezza.

E "al di fuori dell’Unione europea il Regno Unito che sta sui 30mila casi giornalieri, nonostante abbia una elevata proporzione della popolazione vaccinata sia con una che con due dosi". Fortunatamente "senza un aumento di ospedalizzazioni e casi letali" per il fatto che molti contagiati hanno ricevuto almeno una dose di vaccino. .

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