scontro in tribunale
Ciro Grillo, a Quarto grado l’audio delle polemiche. Cosa confessa la vittima a un’amica
Il caso di Ciro Grillo torna a tenere banco nella puntata di venerdì 9 luglio di “Quarto Grado”. Il programma dedicato ai casi di cronaca nera, sotto la conduzione di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero in onda su rete 4, torna ad affrontare il caso di stupro di gruppo ai danni di una ragazza avvenuto in Sardegna nel 2019.
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La trasmissione diffonde alcuni stralci di file audio oggetto dell’udienza preliminare a carico di Ciro Grillo e dei suoi tre amici, accusati di violenza sessuale nei confronti di una giovane italo-norvegese. In diretta dalla procura di Tempio Pausania, l’inviata del programma racconta: “Ci sono tre fascicoli distinti rispetto a quello principale di violenza sessuale, uno è quello del revenge porn, poi ci sono i fatti della Norvegia. Quelli di un presunto stupro avvenuto anni prima alla ragazza da un suo amico lì in Norvegia. E terzo e l’ultimo è quello per violazione di segreto istruttorio che avrebbero reso dichiarazioni diverse da quelle dei pm”, spiega la giornalista.
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Poi continua: “Ci sarà un'udienza fissata per il 5 di novembre prossimo per riuscire a finire l'udienza di oggi ma c'è stato un argomento protagonista in aula ossia un audio molto lungo fatto da S. la vittima” La ragazza dopo la lezione di Kite Surf avrebbe sentito un'amica in Norvegia, un audio che, come spiega l’inviata, sarebbe stato tradotto in “modi diversi, specie dall'avvocato dei ragazzi”.
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In onda vengono letti alcuni stralci che rimarcano lo stato d’animo sofferente della giovane donna. Per gli avvocati della difesa questa sarebbe la principale arma per difendere i ragazzi dalle accuse di stupro di gruppo. Si legge: “Non so - scrive lei ad un'amica - se fosse colpa mia o no quella notte quella famosa la notte del 17 luglio del 2019 giuro che è stato così difficile evitarlo fermare chiunque - parlerebbe proprio dei ragazzi e poi ancora - nonostante più mi senta mi sono sentita molto usata che sono stata davvero brutta e stato davvero brutto possibile dire un po’ come usate buttata via giusto per divertimento mi sento così sbagliata”.
Infine, le reazioni degli avvocati che da una parte rigirano tutte le accuse sulla vittima sostenendo che “si dà la colpa di tutto quello che è successo”. Mentre l’avvocato della vittima, Giulia Bongiorno, rimarca l’entità delle parole “da interpretare con tutto il dolore di quella ragazza”. Anche di questo si discuterà davanti al gup, Caterina Interlandi, nelle prossime udienze.