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“Come Saman Abbas”. Segregata a Mantova, Matteo Salvini affossa l'assurdo silenzio della sinistra

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Matteo Salvini è una furia per l’ultima notizia di cronaca arrivata da Mantova su una ragazza di 20 anni segregata in casa dei genitori, che è stata liberata dalla polizia. Gli agenti sono intervenuti dopo la chiamata di un’amica della giovane, cittadina tunisina. Entrati nell’abitazione della famiglia, la polizia ha parlato con la ragazza, che ha riferito di volersi allontanare immediatamente dai genitori e dai fratelli, dicendosi terrorizzata dal fatto che i suoi familiari volevano riportarla contro la sua volontà in Tunisia. Gli agenti hanno quindi deciso di accompagnarla con una scusa in Questura, dove la ventenne ha ribadito la volontà di allontanarsi dalla casa della famiglia. 

 

 

Da parte sua il padre, già denunciato in passato assieme alla moglie per maltrattamenti in famiglia da parte di un’altra figlia minorenne, che in quella occasione era stata collocata in una struttura protetta, si è difeso dicendo di non aver mai messo dei limiti alla libertà della figlia, pur riferendo agli agenti della sua intenzione di acquistare i biglietti aerei per recarsi nel Paese di origine con tutta la famiglia. La ragazza, alla quale sono stati restituiti passaporto e permesso di soggiorno, trattenuti dai genitori, si è trasferita in casa di alcune amiche in attesa di ulteriori accertamenti. La polizia ha denunciato i fatti alla Procura di Mantova e il questore Paolo Sartori ha disposto l’avvio del procedimento amministrativo per una misura di sicurezza personale nei confronti dei genitori della giovane.

 

 

“Povera ragazza - sbotta Salvini su Facebook - salvata dalla Polizia su segnalazione di un’amica, veniva tenuta SEGREGATA dai genitori che volevano riportarla in Tunisia contro la sua volontà. Così purtroppo nascono i casi Saman. Su questo naturalmente non sentirete condanne da sinistra e ‘intellettuali’ vari, paladini dei diritti a targhe alterne. Ipocriti. Va detto forte e chiaro, non c’è possibile integrazione con ‘culture’ che - conclude il leader della Lega - trattano le donne in questo modo!”.

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